Certificati della lingua italiana

Noi parliamo italiano usa il sistema di valutazione descrittivo illustrato nel Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Questo sistema è stato messo appunto dal Consiglio d’Europa e dal 2001 viene adottato per valutare la conoscenza di tutte le lingue europee.
Ci sono tre fasce di competenza: A (base o elementare), B (intermedio o di autonomia) e C (avanzato o di padronanza).
Queste fasce sono articolate in sei livelli totali:
A1livello di contatto
A2livello di sopravvivenza
B1livello soglia
B2livello di autonomia
C1livello di efficacia
C2livello di padronanza

Lingue

Livello A1 (livello di base): Lo studente comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari per soddisfare bisogni concreti. Sa presentare se stesso e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su argomenti personali elementari (dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede). Lo studente è capace di interagire in modo semplice ma l’altra persona deve parlare lentamente e chiaramente e deve essere disposta ad aiutarlo.
Riesce a scrivere dei brevi testi e a compilare dei moduli con semplici dati personali.

Livello A2 (livello di sopravvivenza): Lo studente riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). E’ in grado di comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Inoltre è capace di partecipare a brevi conversazioni e a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Lo studente riesce ad afferrare l’essenziale di messaggi e annunci semplici e chiari e a prendere brevi appunti ed è in grado di scrivere una lettera personale molto semplice.

Livello B1 (livello soglia): Lo studente è in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc… Riesce a destreggiarsi in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione e a capire l’essenziale di molte trasmissioni radiofoniche e televisive su argomenti di attualità o temi di interesse personale o professionale, ma il discorso deve essere relativamente lento e chiaro.
Riesce a capire testi scritti di uso corrente legati alla sfera quotidiana o al lavoro ed è in grado di capire la descrizione di avvenimenti, di sentimenti e di desideri contenuta in lettere personali.
Lo studente riesce inoltre a descrivere, collegando semplici espressioni, esperienze ed avvenimenti, i suoi sogni, le sue speranze e le sue ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti. E’ in grado di narrare una storia o la trama di un libro o di un film.

Livello B2 (livello di autonomia): Lo studente è in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi e discorsi di una certa lunghezza su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione, e a seguire argomentazioni anche complesse purché il tema gli sia relativamente familiare.
Lo studente è capace di capire la maggior parte dei notiziari e delle trasmissioni TV che riguardano fatti d’attualità e la maggior parte dei film in lingua standard e riesce a leggere articoli e relazioni su questioni d’attualità in cui l’autore prende posizione ed esprime un punto di vista determinato. E’ in grado, inoltre, di comprendere un testo narrativo contemporaneo.
Riesce a interagire con relativa scioltezza e spontaneità, esponendo e sostenendo le sue opinioni e ad esprimersi in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti che lo interessano, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione.
Sa produrre testi chiari e articolati, saggi e relazioni, su un’ampia gamma di argomenti ed esprimere un’opinione su un argomento di attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.
Riesce a scrivere lettere mettendo in evidenza il significato che attribuisce personalmente agli avvenimenti e alle esperienze.

Livello C1 (livello di efficacia): Lo studente è in grado di comprendere un discorso lungo anche se non è chiaramente strutturato e le relazioni non vengono segnalate ma rimangono implicite, e a capire senza troppo sforzo le trasmissioni televisive e i film.
Riesce a capire testi letterari e informativi lunghi e complessi e sa apprezzare le differenze di stile. E’ in grado di capire articoli specialistici e istruzioni tecniche piuttosto lunghe, anche quando non appartengono al suo settore.
Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole, riesce ad usare la lingua in modo flessibile ed efficace nelle relazioni sociali e professionali e a formulare idee e opinioni in modo preciso e a collegare abilmente i suoi interventi con quelli di altri interlocutori.
Lo studente è in grado di presentare descrizioni chiare e articolate su argomenti complessi, integrandovi temi secondari, sviluppando punti specifici e concludendo il tutto in modo appropriato.
Riesce scrivere lettere, saggi e relazioni esponendo argomenti complessi, evidenziando i punti che ritiene salienti, sapendo scegliere lo stile adatto ai lettori ai quali intende rivolgersi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione.

Livello C2 (livello di padronanza): Lo studente è in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta, anche se il discorso è tenuto in modo veloce da un madrelingua, purché abbia il tempo di abituarsi all’accento.
Riesce a capire con facilità praticamente tutte le forme di lingua scritta inclusi i testi teorici, strutturalmente o linguisticamante complessi, quali manuali, articoli specialistici e opere letterarie.
Sa partecipare senza sforzi a qualsiasi conversazione e discussione ed ha familiarità con le espressioni idiomatiche e colloquiali; riesce ad esprimersi con scioltezza e a rendere con precisione sottili sfumature di significato. In caso di difficoltà, è in grado di ritornare sul discorso e a riformularlo in modo così scorrevole che difficilmente qualcuno se ne accorge.
Lo studente sa presentare descrizioni o argomentazioni chiare e scorrevoli, in uno stile adeguato al contesto e con una struttura logica efficace.
Riesce a scrivere testi chiari, scorrevoli e stilisticamente appropriati, come lettere, relazioni e articoli complessi, supportando il contenuto con una struttura logica efficace che aiuti il destinatario a identificare i punti salienti da ricordare. E’ in grado di scrivere riassunti e recensioni di opere letterarie e di testi specialisti.

In italiano ci sono quattro certificati con cui vengono valutati questi livelli di competenza linguistica e che sono riconosciuti dal Ministro Italiano dell’Istruzione:

CELI – rilasciato dall’Università per stranieri di Perugia
CILS – rilasciato dall’Università per stranieri di Siena
CERT.IT – rilasciato dall’Università degli studi Roma Tre
PLIDA – rilasciato dalla Società Dante Alighieri

Lessico – Parole multiuso

Con una parola si possono costruire diverse espressioni idiomatiche. Prova a individuare la parola mancante in ciascun gruppo e poi aggiungila (attenzione: non sempre la parola presenta lo stesso genere e numero).
Es.: Negli affari bisogna mettere sempre nero su bianco – Era allegro e di punto in bianco è diventato triste – Un bambino così docile è raro come le mosche bianche – Fai come credi, ti do carta bianca.

1) Perché non dai alla stanza? - Fai attenzione ai colpi d'. - D'estate amo uscire la sera per prendere una boccata d'. - E' caduto dalla sedia, andando a gambe all'. - Non credo a nulla di quello che dice: sono tutte cose campate in . - Non vale niente, ma si dà delle grandi ... - Ha l' di essere una persona onesta. - Questa persona ha un' che mi è familiare. - Quel tenore ha cantato un' straordinaria. - I suoi progetti sono solo castelli in . - Cammini troppo spesso con il naso all'.

2) Nello spettacolo, faccio la di Arlecchino. - Lo sapevo già: mi aveva messo a del suo segreto. - Bisognerebbe ascoltare la sua versione, dato che lui è in causa. - E' successa a entrambi la stessa cosa, a invertite. - Ti mando tanti saluti da di tutti! - Lasciamo da i nostri problemi e ricominciamo da capo. - In , ha ragione, bisogna ammetterlo. - Ho messo da molti risparmi. - Da che vai?

Lessico – Parole multiuso

Con una parola si possono costruire diverse espressioni idiomatiche. Prova a individuare la parola mancante in ciascun gruppo e poi aggiungila (attenzione: non sempre la parola presenta lo stesso genere e numero).

Es.: Negli affari bisogna mettere sempre nero su bianco – Era allegro e di punto in bianco è diventato triste – Un bambino così docile è raro come le mosche bianche – Fai come credi, ti do carta bianca.

1) Il burro si fa con il di latte. – Nelle guerre si perde il della gioventù di un paese. – E' stata una cerimonia bellissima: vi ha partecipato il della società. – Quel poeta morì giovanissimo, nel degli anni. – Tutte le ragazze lo vorrebbero sposare: possiede di soldi e di terreni. – Nel mio giardino le aiuole sono già in . – Non è facile galleggiare a d'acqua. – Mi ha fatto un complimento a di labbra. – E' difficile farle regali, è allergica a tutto, specialmente ai .

2) La barca fa . – Mi raccomando, in bocca! – Pensava di riuscirci ma ha fatto un buco nell'. – Quelle sorelle si somigliano come due gocce d'. – Ha perso molti soldi in borsa e ora naviga in cattive . – Non mi piace lavorare in un ambiente dove ciascuno tira al proprio mulino. – Non prende mai decisioni, lo fa solo quando ha l' alla gola. – E' abituato a lavorare sott'. – Stanotte è piovuta a catinelle. – Con voi mi sento un pesce fuor d'.

Lessico – Parole multiuso

Con una parola si possono costruire diverse espressioni idiomatiche. Prova a individuare la parola mancante in ciascun gruppo e poi aggiungila (attenzione: non sempre la parola presenta lo stesso genere e numero).
Es.: Negli affari bisogna mettere sempre nero su bianco – Era allegro e di punto in bianco è diventato triste – Un bambino così docile è raro come le mosche bianche – Fai come credi, ti do carta bianca.

1) Se si presenta dopo quello che ha fatto, ha una bella tosta. - Un conto è rimproverare, un altro è sbattere le cose in . - Mi ha trattato a pesci in . - Fai attenzione a lui: è un uomo a due . - E' sempre bene dire le cose in . - Volevo incontrarlo a , ma non ha voluto.

2) Quando gliel'ho riferito, è rimasto con un di naso. - Conosco questa regione a . - Lo loda sempre e lo porta in di mano. - E' alto un ed è già così prepotente!

3) Sto facendo molta fatica, mi daresti una ? - Spende sempre tutti i suoi soldi: ha le bucate. - In questo pezzo dell'orchestra si riesce a sentire la del maestro. - Quel politico ha le in pasta in tutti gli affari più oscuri. - Non mi interessa, me ne lavo le . - E' un violento, gli piace menar le . - Bambini, smettetela di mettervi le addosso. - Dopo quello che è successo, mettetevi una sulla coscienza. - Passami quei soprammobili a a che li spolveri. - Quell'avvocato ha parlato col codice alla . - Odio stare con le in . - L'imbianchino deve dare ancora l'ultima . - E' una bicicletta di seconda . - Sono nelle vostre .

Lessico – Parole multiuso

Con una parola si possono costruire diverse espressioni idiomatiche. Prova a individuare la parola mancante in ciascun gruppo e poi aggiungila (attenzione: non sempre la parola presenta lo stesso genere e numero).
Es.: Negli affari bisogna mettere sempre nero su bianco – Era allegro e di punto in bianco è diventato triste – Un bambino così docile è raro come le mosche bianche – Fai come credi, ti do carta bianca.

1) Quando ha visto il risultato del suo lavoro, ha arricciato il . - Ha buon e ha fatto un vero affare. - L'odore che viene dalla finestra è cattivo, ma ormai ci ho fatto il . - Non avendo trovato la moglie dove l'aveva lasciato, è restato con un palmo di . - Non lasciamoci menare per il da un bambino così piccolo. - Dovresti smetterla di ficcare il nei miei affari. - Non riesci proprio a vedere più in là del tuo !

2) Le tue storie non hanno né né coda. - Non penso che tuo fratello studi molto: ha ben altro per il . - Non si può più rimediare all'errore: cosa fatta, ha. - Non mi dilungherò, ti esporrò la questione per sommi . - Si è gettato a fitto nel fiume.