Le cose che non mi aspetto

Laura Pausini“Le cose che non mi aspetto” è una canzone di Laura Pausini contenuta nell’album “Inedito”. Il brano è stato scritto dalla stessa Laura Pausini insieme a Niccolò Agliardi. Il video della canzone è stato girato da da Salvatore Billeci, un giovane regista di 22 anni che frequenta l’accademia di Belle Arti di Roma.

Sono stata nel centro di una tempesta
col volume distorto che picchia in testa,
con i pensieri in fumo,
fuoco di un incendio tutto mio.

E ti trovo, per caso che parli al mare,
anche tu avevi un sogno da riparare.
Tu non mi dire niente,
mi fermo a farti compagnia.

Posso soltanto guardare il punto
dove stai guardando tu
e posso solo pensare che ho già vinto
se convinco te che sei speciale.

Come le cose che non mi aspetto,
come quel “grazie” che arriva dritto
O quell’abbraccio che non smette mai
di dare affetto.
Come il profumo di una sorpresa,
di una speranza che si è accesa,
qualsiasi posto insieme a te è sempre casa.

E quel sole d’ottobre che scalda Roma,
la stagione migliore che arriva prima
e chi ti batte le mani
perché fa suo quello che sei.
Posso soltanto tornare
dove ancora stai aspettando tu,
e quel che ho avuto restituire
e lasciarlo a te che sei speciale.

Come le cose che non mi aspetto,
come quel “grazie” che arriva dritto
O quell’abbraccio che non smette mai
di dare affetto.
Come il profumo di una sorpresa,
di una speranza che si è accesa,
qualsiasi posto insieme a te è sempre casa.

Incancellabile

Incancellabile è un brano di Laura Pausini del 1996 e racconta l’amore che si prova, magari anche in un rapporto che nei gesti può diventare ripetitivo e monotono, ma che non ne cancellano la profondità.

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A volte mi domando se
vivrei lo stesso senza te,
se ti saprei dimenticare.
Ma passa un attimo e tu sei,
sei tutto quello che vorrei:
incancellabile oramai!

Sembrava un’altra storia che
il tempo porta via con sé.
Tu non lasciarmi mai!
Tu non lasciarmi!
E più mi manchi, più tu stai
al centro dei pensieri miei.
Tu non lasciarmi mai.
Perché oramai sarai
incancellabile.

Con la tua voce, l’allegria
che dentro me non va più via
come un tatuaggio sulla pelle.
Ti vedo dentro gli occhi suoi,
ti cerco quando non ci sei
sulle mie labbra sento la voglia
che ho di te.

Così profondamente mio
non ho mai avuto niente io.
Tu non lasciarmi mai.
Tu non lasciarmi.

E più ti guardo e più lo sai
di te io m’innamorerei.
Tu non lasciarmi mai.
Tu non lasciarmi.
Non farlo mai perché

se guardo il cielo
io sento che sarai
incancellabile oramai, oh no!
Tu non lasciarmi mai.
Tu non lasciarmi.

Incancellabile tu sei
nei miei respiri e i giorni miei.
Tu non lasciarmi mai

(coro) E si fa grande dentro me
questo bisogno che ho di te.
Tu non lasciarmi mai.
Tu non lasciarmi.

Tu non lasciarmi.
Tu non lasciarmi.
Oh no.

(coro) E più mi manchi e più tu sei
al centro dei pensieri miei.
Tu non lasciarmi mai,
Tu non lasciarmi mai.

Tu non lasciarmi
da sola senza te.

Bastava

Solitudine“Bastava” è il terzo singolo di Laura Pausini preso dal suo album “Inedito”. La canzone, in realtà, era stata scritta da Nicolò Agliardi per una giovane cantante, Eleonora Crupi, che con questa ha provato a presentarsi a Sanremo senza passare le selezioni. La canzone è stata poi donata alla Pausini che ha deciso di inserirla in questo cd. Il brano parla della semplicità quotidiana di un rapporto e di come poi questa non basti più quando l’amore è terminato.

Uno spazio condiviso
ma nessun altare d’oro…
Bastava.
Nella stanza di un albergo d’Europa.
Si potrebbe andare avanti a parlare o si gioca?
O scambiamoci uno schiaffo di pace,
vince il primo che si arrende
e si offende e lo dice!

Come ci siamo arrivati
a volerci così tanto male?
Non so…
Come ci siamo permessi di dirci
che ognuno fa quello che può?

Una camminata in centro
in un pomeriggio bianco…
Bastava.
Prevedere il tuo fastidio,
fare i conti sopra l’odio…
Bastava.
Fare a meno delle buone maniere
che confondono e rubano spazio e spessore,
e buttarci sotto l’acqua gelata,
e accettare che davvero è acqua passata…

Come ci siamo arrivati
a volerci così tanto male?
Non so…
Come ci siamo permessi di dirci
che ognuno fa quello che può?

Come ci siamo ridotti, io e te?
Come ci siamo permessi di dirci
che ognuno fa il meglio per sé?

Bastava dire tutto, anche se è poco,
quello che capisci dopo…
Bastava masticare le parole,
rimanere in verticale…
Bastava.
Questa notte mi apre gli occhi e ci guarda,
vede povere carezze di guerra.
Questa notte mi apre gli occhi e ci guarda,
Vede lacrime d’argento cadere per terra.
Come ci siamo arrivati
a volerci così tanto male?
Non so…
Come ci siamo permessi di dirci
che ognuno fa quello che può?

Bastava.
Ricordati quando bastava.
Bastava.

Benedetta passione

‎”Benedetta passione” è il quarto singolo uscito dall’album “Resta in ascolto” di Laura Pausini del 2005. Questa canzone è stata scritta insieme a Vasco Rossi che ne ha curato soprattutto il testo.

E se fosse per nostalgia
tutta questa malinconia che mi prende
tutte le sere?
E se fosse la gelosia
che mi fa vedere cose
che esistono soltanto nella mia mente?
E se fossero emozioni
tutte quelle sensazioni di fastidio e di paura che ho?
Quando vedo i tuoi pensieri
e capisco che da ieri
tu te ne eri gi andato via.
E se fosse una canzone
fatta solo per ricordare
quei momenti in cui sei stato mio?
E se fosse un’illusione
tutta questa benedetta passione
che per un istante mi ha portato via?
Che mi ha portato via!
E se fosse per nostalgia
tutta questa malinconia che mi prende
tutte le sere?
E se fosse la gelosia
che mi fa vedere cose
che esistono soltanto nella mia mente?
E se fossero emozioni
tutte quelle sensazioni di fastidio e di paura che ho?
Quando vedo i tuoi pensieri
e capisco che da ieri
tu te ne eri gi andato via.
E se fosse una canzone
fatta solo per ricordare
quei momenti in cui sei stato mio?
E se fosse un’illusione
tutta questa benedetta passione
che per un istante mi ha portato via?
Che mi ha portato via
E se fosse una canzone
fatta solo per ricordare
quei momenti in cui sei stato mio?
E se fosse un’illusione
tutta questa benedetta passione
che per un istante mi ha portato via?
Che per un’istante mi ha portato via!

Il mondo che vorrei

BambiniQuesta canzone, tradotta anche in spagnolo con il titolo ” El mundo que soñé” è stata incisa nel 1996 per l’Unicef. Nel 2003 Laura Pausini ha ceduto i diritti alla fondazione benefica “Francesca Rava” che si occupa di aiutare bambini e ragazzi in Italia e nel mondo in condizione di disagio. Sempre a scopo benefico, il brano è stato utilizzato svariate volte come sigla di trasmissioni televisive e concerti di beneficenza.

Quante volte ci ho pensato su:
il mio mondo sta cadendo giù
dentro un mare pieno di follie,
ipocrisie.

Quante volte avrei voluto anch’io
aiutare questo mondo mio,
per tutti quelli che stanno soffrendo
come te.

Il mondo che vorrei
avrebbe mille cuori,
per battere di più avrebbe mille amori.
Il mondo che vorrei
avrebbe mille mani
e mille braccia per i bimbi del domani,
che coi loro occhi chiedono di più.
Salvali anche tu!

Per chi crede nello stesso sole
non c’è razza, non c’è mai colore,
perché il cuore di chi ha un altro Dio
è uguale al mio.

Per chi spera ancora in un sorriso,
perché il suo domani l’ha deciso
ed è convinto che il suo domani
è insieme a te.

Il mondo che vorrei
ci sparerebbe i fiori,
non sentiremmo più
il suono dei cannoni.
Il mondo che vorrei,
farebbe più giustizia
per tutti quelli che
la guerra l’hanno vista,
e coi loro occhi chiedono di più…
Salvali anche tu!

Come si fa a rimanere qui,
immobili così
indifferenti ormai
a tutti i bimbi che
non cresceranno mai?
Ma che senso ha ascoltare e non cambiare?
Regaliamo al mondo quella pace
che non può aspettare più!
Nel mondo che vorrei…

Nel mondo che vorrei
avremmo tutti un cuore.
Il mondo che vorrei
si chiamerebbe Amore.
Stringi forte le mie mani
e sentirai il mondo che vorrei