In Italia

Fabri Fibra è un cantante rapper italiano molto discusso per la violenza del linguaggio delle sue canzoni. “In Italia” vede la collaborazione di Gianna Nannini. Il brano è un attacco ad un tipo di Italia, al paese delle “mezze verità”, senza nascondere però alcuni tratti positivi del Bel Paese.

Ci sono cose che nessuno ti dirà…
ci sono cose che nessuno ti darà…
sei nato e morto qua,
sei nato e morto qua,
nato nel paese delle mezza verità.

dove fuggi?

In Italia pistole in macchine,
in Italia Machiavelli e Foscolo,
in Italia i campioni del mondo
sono in Italia

Benvenuto in Italia!
Fatti una vacanza al mare in Italia,
meglio non farsi operare in Italia,
non andare all’ospedale in Italia,
la bella vita, in Italia, le grandi serate e i gala,
in Italia fai affari con la mala,
in Italia il vicino che ti spara

in Italia…

Ci sono cose che nessuno ti dirà…
ci sono cose che nessuno ti darà…
sei nato e morto qua
sei nato e morto qua
nato nel paese delle mezze verità.

Dove fuggi?

In Italia.
I veri mafiosi sono in Italia,
i più pericolosi sono in Italia,
le ragazze nella strada in Italia,
mangi pasta fatta in casa in Italia,
poi ti entrano i ladri in casa in Italia,
non trovi un lavoro fisso in Italia,
ma baci il crocifisso in Italia.
I monumenti in Italia,
le chiese con i dipinti in Italia,
gente con dei sentimenti in Italia,
la campagna e i rapimenti in Italia…

Ci sono cose che nessuno ti dirà…
ci sono cose che nessuno ti darà…
sei nato e morto qua
sei nato e morto qua
nato nel paese delle mezze verità.

Dove fuggi?
In italia…
Le ragazze corteggiate in Italia,
le donne fotografate in Italia,
le modelle ricattate in Italia,
impara l’arte in Italia,
gente che legge le carte in Italia,
assassini mai scoperti in Italia,
volti persi e voti certi in Italia.

Ci sono cose che nessuno ti dirà…
ci sono cose che nessuno ti darà…
sei nato e morto qua
sei nato e morto qua
nato nel paese delle mezze verità.

Dove fuggi?

Notti senza cuore

Da pochi giorni Gianna Nannini a 56 anni è diventata mamma di Penelope. Alla bambina e al lungo percorso della gravidanza, è stato dedicato un album che uscirà il prossimo gennaio. L’album si chiamerà “Io e te”. In una recente intervista Gianna Nannini ha lasciato un messaggio alla sua bambina: “Dio è donna. Lo capirai presto e lo capiremo insieme. Mi piace pensare che “Io e te” possa rimanere il mio inno all’amore”.

Non è così che passa in fretta questa dolce malattia.
Mi butterei da quella stella spenta di malinconia,
in questa urgenza di vivere e furia di sentire so di esistere.
Notti senza cuore da non aver pietà a parlare agli angeli qualcuno sentirà.
Notti senza nome da far tremare il cielo, dove c’è una via d’uscita
che trascina via da qui in un volo bellissimo, in un mare bellissimo.
E’ stata una battaglia persa, niente che mi tira su,
nemmeno un’ora di violenza che consoli alla tv.
Gli occhi sopra le nuvole aspettando la luce di un’alba atomica.
Notti senza cuore da non aver pietà a parlare agli angeli qualcuno sentirà.
Notti senza nome da far tremare il cielo, dove c’è una via d’uscita
che trascina via da quì in un volo bellissimo, in un mare bellissimo.
E mi sembra bellissimo sopra un mare bellissimo.
Notti senza cuore da far tremare il cielo, dove c’è una via d’uscita
che trascina via da qui.
Notti abbandonate all’ultimo piano, notti perse per le scale e notti andate a male.
Notti senza me, sopra un mare bellissimo
e mi sembra bellissimo, in un mare bellissimo.
Notti senza cuore dentro nei portoni, notti da coprire il cielo coi cartoni.
Notti senza cuore notti senza me.

L’America

Questa canzone rock è del 1979 ed è il primo vero successo di Gianna Nannini. Il contenuto del testo è innovativo per quegli anni: si parla di masturbazione con disinvoltura e con parole che non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Anche la copertina dell’album è chiara e diretta: è raffigurata la statua della libertà con in mano un vibratore invece della fiaccola. La musica ricorda molto la canzone “Since you’ve been gone” cantanta dai Rainbow.

Cercherò, mi sono sempre detta: cercherò.
Troverai, mi hanno sempre detto: troverai.
Per oggi sto con me, mi basto,
nessuno mi vede,
e allora accarezzo la mia solitudine,
ed ognuno ha il suo corpo a cui sa cosa chiedere,
Fammi sognare. Lei si morde la bocca e si sente l’America.
Fammi volare. Lui allunga la mano e si tocca l’America.
Fammi l’amore, forte, sempre più forte come fosse l’America!
Fammi l’amore, forte, sempre più forte ed io sono l’America!
Cercherai mi hanno sempre detto: cercherai.
E troverò, ora che ti accarezzo troverò.
Ma quanta fantasia ci vuole per sentirsi in due,
quando ognuno è da sempre nella sua solitudine,
e regala il suo corpo ma non sa cosa chiedere.
Fammi volare. Lei ha le mai sui fianchi come fosse l’America.
Fammi sognare. Lui che scende e che sale e si sente l’America.
Fammi l’Amore! Lei che pensa ad un altro e si inventa l’America.
Fammi l’amore! Forte, sempre più forte ed io sono l’America!

Fotoromanza

‎”Fotoromanza” è un grande successo discografico del 1984, sia in Italia che all’estero. Gianna Nannini in questa canzone fonde sapientemente la melodia italiana con l’hard rock. Il videoclip della canzone è stato diretto da Michelangelo Antonioni, un grande della cinematografia italiana. La canzone vinse diversi premi tra cui, sempre nel 1984, il Festivalbar.

Se la sera non esci ,
ti prepari un panino mentre guardi la tv, anche tu?
Ti addormenti con qualcuno
che alla luce del giorno non conosci più, anche tu?
Ti telefono o no, ti telefono o no …
ho il morale in cantina!
Mi telefoni o no, mi telefoni o no…
chissà chi vincerà.
Poi se ti diverti,
non la metti da parte un po’ di felicità, anche tu?
Io vorrei sognarti,
ma ho perduto il sonno e la fantasia, anche tu?
Ti telefono o no, ti telofono o no…
Io non cedo per prima.
Mi telefoni o no, mi telefoni o no,
chissà chi vincerà.
Questo amore è una camera a gas,
è un palazzo che brucia in città,
questo amore è una lama sottile,
è una scena al rallentatore,
questo amore è una bomba all’hotel.
questo amore è una finta sul ring
è una fiamma che esplode nel cielo,
questo amore è un gelato al veleno.
Io non riesco a dirlo,
è che ti vorrei soltanto un po’ di più, anche tu?
Io vorrei toccarti ma più mi avvicino
e più non so chi sei, anche tu?
Ti telefono o no, ti telefono o no…
io non cedo per prima.
Mi telefoni o no, mi telefoni o no,
chissà chi vincerà.
Questo amore è una camera a gas,
è un palazzo che brucia in città,
questo amore è una lama sottile,
è una scena al rallentatore,
questo amore è una bomba all’ hotel,
questo amore è una finta sul ring,
è una fiamma che esplode nel cielo,
questo amore è un gelato al veleno.