Ragazzo dell’Europa

Gianna NanniniRagazzo dell’Europa è una bella canzone di Gianna Nannini del 1982. Il brano parla di un ragazzo polacco, incontrato veramente dalla cantante, che fugge dall’oppressione che c’era nel suo paese per viaggiare per l’Europa. E’ un inno alla libertà e alla vita bohemien e on the road.

.

Tu, che guardi verso di me,
hai visto i tori nel sonno ed hai lasciato Madrid,
stai nei miei occhi e racconti le sirene
e gli inganni del tuo sogno che va.
Tu, ragazzo dell’Europa,
tu non perdi mai la strada.
Tu, che prendi a calci la notte,
bevi fiumi di vodka e poi ti infili i miei jeans.
Tu cominci sempre qualcosa e mi lasci sospesa
e non parli di te.
Tu, ragazzo dell’Europa,
tu col cuore fuori strada.
Tu, che fai l’amore selvaggio,
trovi sempre un passagio per andare più in là.
Viaggi con quell’aria precaria,
sembri quasi un poeta dentro ai tuoi boulevard.
Tu, ragazzo dell’Europa,
porti in giro la fortuna.
Tu, che incontri tutti per caso,
non ritorni a Varsavia per non fare il soldato.
Ora vivi in mezzo a una sfida per le vie di Colonia
e non sai dove sei.
Tu, ragazzo dell’Europa,
tu non pianti mai bandiera.
Tu, ragazzo dell’Europa.
Tu, ragazzo dell’Europa,
tu non pianti mai bandiera.
Tu, ragazzo dell’Europa,
tu non pianti mai bandiera.

I maschi

Gianna Nannini“I maschi” è una canzone di Gianna Nannini del 1987, tratta dall’album “Maschi e altri”. Il brano, uno dei più belli della Nannini, parla dell’universo maschile, dell’attrazione e dell’amore che vive nonostante le illusioni e le bugie.

Tu, quell’espressione malinconica
e quel sorriso in più… ma cosa mi fai?
Stai così vicino, così immobile… parla qualcosa!
Non ti ascolto ma…

I maschi disegnati sui metrò
confondono le linee di Mirò
nelle vetrine, dietro ai bistrot,
ogni carezza della notte è quasi amor.

I maschi innamorati dentro ai bar
ci chiamano dai muri di città,
dalle vetrine, dietro ai juke-box
ogni carezza della notte è quasi amor.

Tu sotto la giacca cosa avrai di più?
Quando fa sera il cuore si scatena,
mi va e sulle scale poi te lo darò quello che sento.
Parlami ancora un po’.

I maschi disegnati sui metrò
confondono le linee di Mirò
nelle vetrine, dietro ai bistrot,
ogni carezza della notte è quasi amor.

I maschi innamorati dentro ai bar
ci chiamano dai muri di città,
dalle vetrine, dietro ai juke-box
ogni carezza della notte è quasi amor.

I maschi innamorati come me,
i maschi innamorati come te,
quali emozioni, quante bugie,
ma questa notte voglio farti le pazzie!

I maschi allucinati come me
non è mai ora di dire addio,
tutta la notte voglio farti ancora mio!

Tu che sei parte di me

Amore“Tu che sei parte di me” è una canzone di Pacifico con la partecipazione di Gianna Nannini. Il brano, scritto da Pacifico, è uscito per la prima volta nel 2008 e appartiene all’album “Dentro ogni casa”. La canzone è una tenera dichiarazione d’amore.

Le tue braccia lunghe
spalancate all’aria,
solo nel vento sei sempre felice.
E butta via i ricordi,
getta ogni cornice,
lascia spazio alle cose a venire.
Fuori c’è una notte intera
puoi perderti…

Tu, che sei parte di me
e lasci fuochi, piccole tracce
per riportarmi a casa.
Tu, che sei parte di me,
ultima luce, ultima insegna accesa…

E ogni nuova paura
alza il fumo negli occhi
e le parole cominciano male…
E ti riuscissi a dire,
riuscissi a spiegare,
è solo pelle che inizia a cambiare.
Fuori c’è una vita intera,
vuoi perderti?

Tu, che sei parte di me
e sciogli i nodi, le resistenze,
le mie mani chiuse.
Tu che sei parte di me
e porti sogni e mi fai sorprese.
Tu che sei parte di me…

Soli per la notte intera.
Soli una vita intera.

Tu che sei parte di me
e lasci fuochi, piccole tracce
per riportarmi a casa.
Tu che sei parte di me,
ultima luce,
ultima insegna accesa.

Tu, che sei parte di me
e sciogli i fili, le resistenze,
le mie mani chiuse.
Tu, che sei parte di me,
stai nei sogni,
e mi fai sorridere.

Fuori una notte intera.
Fuori una vita intera.

Aria

Fiori“Aria” è una malinconica canzone di Gianna Nannini pubblicata nel 2002. Le parole del brano sono state scritte insieme alla scrittrice Isabella Santacroce. La canzone fa parte della colonna sonora del film d’animazione “Momo alla conquista del tempo”. La canzone esprime la voglia di abbandonarsi per ritrovare qualcosa che si è perso.

Sai, nascono così
fiabe che vorrei
dentro tutti i sogni miei,
e le racconterò
per volare in paradisi che non ho.

E non è facile restare senza più fate da rapire
e non è facile giocare se tu manchi…

Aria, come è dolce nell’aria
scivolare via, dalla vita mia.

Aria, respirami il silenzio,
non mi dire addio, ma solleva il mondo.

Sì, portami con te
tra misteri di angeli
e sorrisi demoni,
e li trasformerò
in coriandoli di luce tenera.

E riuscirò sempre a fuggire dentro colori da scoprire,
e riuscirò a sentire ancora quella musica!

Aria, come è dolce nell’aria
scivolare via, dalla vita mia.

Aria, respirami il silenzio,
non mi dire addio, ma solleva il mondo.

Aria, abbracciami…
Volerò!

Aria, ritornerò nell’aria
che mi porta via dalla vita mia!

Aria, mi lascerò nell’aria!

Aria, com’è dolce nell’aria
scivolare via dalla vita mia .
Aria, mi lascerò nell’aria!

Ogni tanto

Con questa canzone Gianna Nannini sta avendo molto successo nelle radio italiane. Il brano è dedicato alla sua bambina nata da poco e in generale alla gioia della maternità. “Ogni tanto” anticipa l’uscita del disco “Io e te”.

Ogni tanto mi sorprendo un po’ t’invento un po’ ti dai
ogni tanto perdo il filo forse non ci sei
non hai nome chi ti crede fiore di ninfea
duri un attimo
ogni tanto fai spavento
prendi tutto e non ti fermo
amor che nulla hai dato al mondo
quando il tuo sguardo arriverà
sarà il dolore di un crescendo
sarà come vedersi dentro
quando quest’alba esploderà
sarà la fine di ogni stella
sarà come cadere a terra
ogni tanto mi sospendo foglie al vento vengo da te
sei celeste melodia, tutto cambierai per un attimo
amor che nulla hai dato al mondo
quando l’estate arriverà
sarà il dolore di un crescendo
sarà come riaverti dentro
ogni tanto penso a te
sposti tutti i miei confini
amor che bello darti al mondo
amor che bello darsi al mondo
quando quest’alba esploderà
vivrò nel fuoco di una stella
per lasciare con te la terra