Mai come ieri

Coppia amanti“Mai come ieri” è una canzone scritta e cantata da Mario Venuti insieme a Carmen Consoli. Il brano, uscito nel 1998, ha avuto molto successo ed è un dialogo d’amore tra un uomo e una donna che vivono degli alti e bassi ma che preferiscono questo alla gioia totale, che porterebbe poi alla noia.

Perché essere felici
per una vita intera
sarebbe quasi
insopportabile.

Forse è meglio dondolarsi
tra l’estasi e la noia
cercando le risposte
più plausibili.

Com’era l’albero
così sarà il frutto:
dolce pensiero di vivere
tutto!

Non può essere
mai come ieri,
mai più la stessa storia!
Non può essere
mai come ieri,
mai quella stessa gloria…
Su, vieni e riabbracciami,
se ti ho perso è stato
solo per un attimo.

Ci sono infinite cose
deliziose
così vicine agli occhi
che non le sai vedere…

Quanto tempo abbiamo perso
inutilmente!
Seguendo dei percorsi
inevitabili.

Com’era l’albero
così sarà il frutto:
dolce pensiero di vivere
tutto!

Non può essere
mai come ieri,
mai più la stessa storia!
Non può essere
mai come ieri,
mai quella stessa gloria…
Su, vieni e riabbracciami,
se ti ho perso è stato
solo per un attimo.

Perché essere felici
per una vita intera
sarebbe quasi insopportabile…

Maria Catena

Donna“Maria Catena” è una raffinata canzone di Carmen Consoli. Uscito nel 2006, il brano parla di una ragazza, Maria Catena, che è vittima dei pettegolezzi di un paesino di provincia. A causa di pettegolezzi il prete rifiuta di darle la comunione umiliandola davanti a tutti. L’immagine di Cristo, invece, rimane addolorata da tutta questa ipocrisia e sembra sorriderle.

Maria Catena attendeva paziente il turno per la comunione
Quella domenica Cristo in croce sembrava più addolorato di altri giorni
il vecchio prelato assolveva quel gregge
da più di vent’anni dai soliti peccati
Cristo in croce sembrava alquanto avvilito
dai vizietti di provincia

Primo fra tutti il ricorso sfrenato
al pettegolezzo imburrato infornato e mangiato
quale prelibatezza e meschina delizia per palati volgari
larghe bocche d’amianto fetide come acque stagnanti

Cristo in croce sembrava
più infastidito dalle infamie che dai chiodi

Maria Catena anche tu
conosci quel nodo che stringe la gola
Quel pianto strozzato da rabbia e amarezza
da colpe che in fondo non hai
e stai ancora scontando l’ingiusta condanna
nel triste girone della maldicenza

e ti chiedi se più che un dispetto il tuo nome
sia stato un presagio

Maria Catena non seppe reagire
Al rifiuto del parroco di darle l’ostia
E soffocò nel dolor quel mancato amen
E l’umiliazione
Secondo un antico proverbio
ogni menzogna alla lunga diventa verità

Cristo in croce mostrava
un sorriso indulgente e quasi incredulo

Maria Catena anche tu
conosci quel nodo che stringe la gola
Quel pianto strozzato da rabbia e amarezza
Da colpe che in fondo non hai
E stai ancora scontanto l’ingiusta condanna
Nel triste girone della maldicenza

E stai ancora scontando l’ingiusta condanna
Nel triste girone della maldicenza
E ti chiedi se più che un dispetto
il tuo nome sia stato un presagio

AAA Cercasi

E’ da qualche settimana che nelle radio italiane viene trasmessa questa canzone di Carmen Consoli. Il brano dimostra la grande intelligenza e capacità espressiva della cantante catanese. La canzone è un attacco ad una certa visione maschilista della donna e ci sono anche molti riferimenti alla politica che abbiamo letto sui giornali.

Cercasi avvenente
signorina ben fornita intraprendente.
Giovane brillante
ma più di ogni altra cosa dolce e consenziente

Cercasi apprendista
virtuoso onesto imprenditore garantista
offre a donzelle in carriera
un’oppurtinità di ascesa inaudita

donna giovane illibata – AAA CERCASI
donna usata già rodata – AAA CERCASI
donna sicula o padana, oriunda clandestina
aaah vediamo come balli a suon di samba o cha cha
a colpo d’occhio sei portata e molto telegenica
ma forse ti interessa più la musica

Cercasi badante
un ottantenne miliardario affascinante
offre a cagne di strada
un’opportunità di vita più agiata

donna ipenitente e ladra – AAA CERCASI
donna santa e incesurata – AAA CERCASI
deceduta il giorno prima basta che sia bona

aaah come baceresti se dovessi fare cinema
scena prima ciak motore azione poi si gira
o forse ti interessa la politica
aaah ministro degli affari a luci rosse o di cosmetica
al giorno d’oggi tra i due sessi non vi è differenza
il bel paese premia chi più merita

come cantaresti anima mia o finchè la barca va
al primo ascolto sembri assai portata per la lirica
o forse ti interessa l’astrofisica…

Parole di burro

NarcisoCarmen Consoli è una cantautrice italiana dal timbro vocale particolare e facilmente riconoscibile. Con questa canzone nel 2000 ha vinto il premio come migliore canzone italiana al “Premio italiano per la musica” (PIM). Nello stesso anno il video ufficiale, girato in Marocco a Marrakech, ha vinto “L’italian music award” come miglior video.

Narciso parole di burro
si sciolgono sotto l’alito della passione
Narciso trasparenza e mistero
cospargimi di olio alle mandorle e vanità modellami…

Raccontami le storie che ami inventare spaventami
raccontami le nuove esaltanti vittorie
Conquistami inventami
dammi un’altra identità
stordiscimi disarmami e infine colpisci
abbracciami ed ubriacami
di ironia e sensualità

Narciso parole di burro
nascondono proverbiale egoismo nelle intenzioni
Narciso sublime apparenza
ricoprimi di eleganti premure e sontuosità ispirami.

Raccontami le storie che ami inventare spaventami
raccontami le nuove esaltanti vittorie
Conquistami inventami
dammi un’altra identità
stordiscimi disarmami e infine colpisci
abbracciami ed ubriacami
di ironia e sensualità
abbracciami ed ubriacami di ironia e sensualità

Conquistami

Guarda l’alba

Questo singolo della cantante siciliana Carmen Consoli è uscito il 22 ottobre 2010. La musica della canzone è stata composta da Tiziano Ferro, fatto che non è piaciuto ai fan della cantante. Carmen Consoli, dopo questo singolo, ha annunciato di voler lasciare la carriera da cantante per dedicarsi alla famiglia e al suo sogno di diventare mamma.

Già Natale, il tempo vola,
l’incalzare di un treno in corsa,
sui vetri e lampadari accesi nelle stanze dei ricordi,
ho indossato una faccia nuova,
su un vestito da cerimonia
ed ho sepolto il desiderio intrepido di averti a fianco.

Allo specchio c’è un’altra donna,
nel cui sguardo non v’è paura:
com’è preziosa la tua assenza
in questa beata ricorrenza,
ad Oriente il giorno scalpita, non tarderà.

Guarda l’alba che ci insegna a sorridere,
quasi sembra che ci inviti a rinascere,
tutto inizia, invecchia, cambia forma,
amore, tutto si trasforma
l’umore di un sogno col tempo si dimentica.

Già Natale il tempo vola,
tutti a tavola che si fredda,
mio padre con la barba finta
ed un cappello rosso in testa
ed irrompe impetuosa la vita,
nell’urgenza di prospettiva,
già vedo gli occhi di mio figlio
e i suoi giocattoli per casa,
ad Oriente il giorno scalpita,
la notte depone armi e oscurità.

Guarda l’alba che ci insegna a sorridere,
quasi sembra che ci inviti a rinascere,
tutto inizia, invecchia, cambia forma,
amore, tutto si trasforma,
persino il dolore più atroce si addomestica.

Tutto inizia, invecchia, cambia forma,
amore, tutto si trasforma,
nel chiudersi un fiore al tramonto si rigenera.