Mi vendo

Renato Zero è un cantautore italiano poco conosciuto all’estero. Nell’Italia comunista e cattolica degli anni ’70 giocò molto sulla sua ambiguità. Nelle sue canzoni parla di questioni sociali molto forti: dall’omosessualità, alla prostituzione, alla solitudine degli anziani. I suoi testi e l’orecchiabilità delle sue canzoni lo hanno reso molto popolare.

Faccio in fretta un altro inventario,
smonto la baracca e via,
cambio zona itinerario, il mio indirizzo è la follia…
C’è un’infelice ovunque vai,
voglio allargare il giro dei clienti miei.
Io vendo desideri e speranze in confezione spray…

Seguimi io sono la notte, il mistero l’ambiguità…
Io creo gli incontri, io sono la sorte, quell’attimo di vanitá.
Incredibile se vuoi, seguimi e non ti pentirai.
Sono io la chiave dei tuoi problemi,
guarisco i tuoi mali, vedrai….

Mi vendo… la grinta che non hai!
In cambio del tuo inferno… Ti do due ali sai…
Mi vendo… un’altra identità!
Ti dó quello che il mondo…Distratto non ti dà.
E lo vendo eh già…A buon prezzo si sa…
Ho smarrito un giorno il mio circo,
ma il circo vive senza di me.
Non è l’anima tua che io cerco… Io sono solo più di te.
Nell’arco di una luna io… Farò di te un baro oppure un re.
Sono io la chiave dei tuoi problemi,
guarisco i tuoi mali, vedrai…

Mi vendo… la grinta che non hai!
In cambio del tuo inferno… Ti do due ali sai…
No no no… Mi vendo… Na na na la mia felicità!
Ti do quello che il mondo, distratto non ti dà….
Io mi vendo eh già… A buon prezzo si sa…
Mollalo!
Mi vendo!
Mi vendo… la grinta che non hai!
In cambio del tuo inferno ti do due ali sai…
No no no no no…Ti vendo un’altra identità!
Ti do quello che il mondo distratto non ti dà….

Seguimi…Mi vendo!





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