Triangolo

Triangolo“Triangolo” è una celebre canzone di Renato Zero, uscita per la prima volta nel 1978. In questo brano Renato Zero si immagina un uomo che fissa un appuntamento amoroso con una ragazza che però, all’incontro, non è sola e gli propone un rapporto a tre. All’inizio scandalizzato, l’uomo poi accetterà. Il testo ha diversi doppi sensi.

L’indirizzo ce l’ho, rintracciarti non è un problema,
ti telefoneró, ti offrirò una serata strana,
il pretesto lo sai: quattro dischi e un po’ di wiskey…
Sarò grande vedrai, fammi spazio e dopo mi dirai:
che maschio sei!

Lui chi è? Come mai l’hai portato con te?
Il suo ruolo mi spieghi qual è?
Io volevo incontrarti da sola, semmai!
Mentre lui… lui chi è? Lui chi è?
Già è difficile farlo con te, mollalo!
Lui chi è? Lui cos’è? lui com’è?
E’ distratto ma è certo di troppo, mollalo!

Mi aspettavo lo sai, un rapporto un po’ più normale,
quale eventualità, trovargli una collocazione,
ora spiegami, dai, l’atteggiamento che dovrò adottare…
Mentre io rischierei di trovarmi al buio
tra le braccia lui… non è il mio tipo!

Lui chi è? Si potrebbe vedere…
si potrebbe inventare…
si potrebbe rubare…
Lui chi è? Lui chi è? Lui chi è?
Giá è difficile farlo con te… Mollalo!

Il triangolo no, non l’avevo considerato,
d’accordo ci proveró, la geometria non è un reato,
garantisci per lui, per questo amore un po’ articolato.
Mentre io rischierei… ma il triangolo io lo rifarei.
Perché no? Lo rifarei!

Lui chi è? Lui chi è?
Lui chi è? E si vedrá…
Lui è…
Lui chi è? Lui chi è?
E loro, dico loro, chi sono?

Ancora qui

Uomo ‎”Ancora qui” è la canzone che Renato Zero ha cantato nel 2009 dopo due anni di silenzio. Il brano parla di un ritorno dovuto, per rimettersi in gioco e per coerenza.
Nel video sono presenti molti attori della scena italiana, da Paola Cortellesi, a Asia Argento, da Olivia Magnani (nipote di Anna Magnani) a Leo Gullotta, Giorgio Pasotti e altri.

Non è mai facile un ritorno,
non è impresa da niente.
Ma finalmente arriva il giorno che tu fai pace con te.
Capire il vento, la ragione, il momento,
spogliarsi di ogni incertezza, inseguire un canto,
anche se per gli altri sarà follia.
Ad occhi chiusi io riconoscerei la mia prima volta,
tra quei sorrisi e quella sincerità il mondo era mio.
Quella minestra calda quanto mi manca,
essere il primo a tutti i costi davvero stanca.
Voglio respirare poesia,
la mia!
Ancora qui
per dire di sì ai miei sentimenti,
con l’onestà di chi non ha mai barato con te.
Abbracciami adesso perché è tempo di noi,
io non ti ho scordato, non l’ho fatto mai.
Una domenica diversa da qui, talmente lontana,
era un appello che forse per noi non tornerà più.
I miei pensieri in volo dalla finestra
che diventava un pianeta quella mia stanza.
Se il coraggio un premio non è, cos’è?
Ancora qui
per dire di sì,
riaccendere i sensi.
Affinché tu non mi veda più diverso da te.
Nessuna dogana per noi
né ieri, né mai.
Ecco il mio indirizzo torna quando vuoi.
Lascia la porta spalancata alla vita,
anche se l’hanno umiliata, brutalizzata.
C’è ancora qualche cosa di me,
in ogni latitudine c’è
qualcosa per cui ritornerei da te.
Da te… ancora da te.

Mi ameresti

“Mi ameresti” è una canzone del 1998 ed è contenuta nell’ album “Segreto Amore” uscito nel 2010. In questa raccolta di canzoni oltre a degli inediti come “Roma” e “Segreto amore” sono contenute altre canzoni d’amore tra le più famose. Il titolo dell’album è un titolo emblematico e sembra rivelare dei particolari sulla vita sentimentale e sessuale del cantante: infatti Zero negli anni è stato collegato molte volte al mondo gay e all’amore libertino

Mi ameresti anche al buio mi ameresti
con che slancio e che passione lo faresti
senza trucchi disonesti mi ameresti non lo so
e vivresti di quel poco che ti do…
Sembra facile lanciarsi
ma non è sempre così
con i giorni che ti inseguono
e ti inchioderanno lì.
Le promesse son le stesse, come i gesti
la paura di sentirsi un po’ diversi
quei percorsi delle mani
quell’idea di libertà
l’illusione che domani
quel tormento passerà
io non sono più sicuro
di riuscire a dirti si
d’inventarmi chissà cosa
per tenerti ancora qui…
Devi fuggire adesso
vai via tranquilla, mentre dormo vai via
ma fallo prima ch’io cambi idea…
Mi arrangerò promesso
non sarò io quello crudele
non sarò io il grande seduttore
ora che puoi
non farti male
vai via così
senza nessun rumore, rimorso, rancore…vai!
Mi ameresti. Non provarci perderesti.
Da una vita stravissuta che ti aspetti
noi non siamo tutti uguali
ma l’amore non lo sa
e fa danni devastanti ovunque va…
è difficile capire
il momento quale sia
se lottare o rinunciare
se è un bisogno o una mania…
Mi ameresti sono certo mi ameresti
come è vero che col tempo capiresti…
Che il sorriso che ho da darti
sufficiente non sarà
perché ha già viaggiato tanto
quanto è stanco non si sa
c’è più amore a scoraggiarti
a mentirti perché no
quello che meriteresti
è il coraggio che non ho…
Devi fuggire adesso
vai più veloce e più lontana che puoi
spezzami il cuore se ce la fai
non esitare troppo
se capirò che sei importante
che senza te la vita è niente, allora
t’impedirò di farmi male
io sparirò senza nessun rumore…rimorso…rancore…
Via! Via! Via! Via!

Amico

Amicizia“Amico” è una splendida canzone di Renato Zero del 1980. Il brano, scritto nella parte musicale insieme a Dario Baldan Bembo, è dedicato all’amicizia intesa come sentimento puro e nobile ed è stato scritto dal cantautore in giovane età. Descrive l’amicizia che dà la forza di fare tutto, come schierarsi per i grandi ideali oppure superare le piccole, grandi delusioni della vita.

Il sole muore già e di noi questa notte avrà pietà,
dei nostri giochi confusi nell’ipocrisia,
il tempo ruba i contorni a una fotografia.
E il vento spazza via questa nostra irreversibile follia.
Chissà se il seme di un sentimento rivedrà
la luce del giorno, che un’altra vita ci darà!
Resta amico accanto a me,
resta e parlami di lei, se ancora c’è…
L’amore muore, disciolto in lacrime ma noi
teniamoci forte e lasciamo il mondo ai vizi suoi!
Io e te, lo stesso pensiero!
Io e te, il tuo e il mio respiro!
Sarà tornare ragazzi e crederci ancora un po’,
sporcheremo i muri con un altro “no”!
E vai, se vuoi andare avanti! Perché sei figlio dei tempi!
Ma, se frugando nella tua giacca, scoprissi che
dietro il portafoglio, un cuore ancora c’è,
amico, cerca me!
E ti ricorderai del morbillo e le cazzate fra di noi!
La prima esperienza fallimentare, chi era lei?
Amico, era ieri, le vele le hai spiegate ormai!
E tu, ragazza, pure tu che arrossivi se la mano andava giù
ritorna a pensare che sarai madre, ma di chi?
Di lui, che è innocente, che non si dica “figlio di…”!
Io e te, lo stesso pensiero!
Che fai, se stai lì da solo?
In due più azzurro è il tuo volo!
Amico è bello, amico è tutto, è l’eternità!
E’ quello che non passa, mentre tutto va!
Amico! Amico! Amico!
Il più fico amico è chi resisterà!
Chi resisterà?
Chi di noi…
Chi di noi resisterà?

Mi vendo

Renato Zero è un cantautore italiano poco conosciuto all’estero. Nell’Italia comunista e cattolica degli anni ’70 giocò molto sulla sua ambiguità. Nelle sue canzoni parla di questioni sociali molto forti: dall’omosessualità, alla prostituzione, alla solitudine degli anziani. I suoi testi e l’orecchiabilità delle sue canzoni lo hanno reso molto popolare.

Faccio in fretta un altro inventario,
smonto la baracca e via,
cambio zona itinerario, il mio indirizzo è la follia…
C’è un’infelice ovunque vai,
voglio allargare il giro dei clienti miei.
Io vendo desideri e speranze in confezione spray…

Seguimi io sono la notte, il mistero l’ambiguità…
Io creo gli incontri, io sono la sorte, quell’attimo di vanitá.
Incredibile se vuoi, seguimi e non ti pentirai.
Sono io la chiave dei tuoi problemi,
guarisco i tuoi mali, vedrai….

Mi vendo… la grinta che non hai!
In cambio del tuo inferno… Ti do due ali sai…
Mi vendo… un’altra identità!
Ti dó quello che il mondo…Distratto non ti dà.
E lo vendo eh già…A buon prezzo si sa…
Ho smarrito un giorno il mio circo,
ma il circo vive senza di me.
Non è l’anima tua che io cerco… Io sono solo più di te.
Nell’arco di una luna io… Farò di te un baro oppure un re.
Sono io la chiave dei tuoi problemi,
guarisco i tuoi mali, vedrai…

Mi vendo… la grinta che non hai!
In cambio del tuo inferno… Ti do due ali sai…
No no no… Mi vendo… Na na na la mia felicità!
Ti do quello che il mondo, distratto non ti dà….
Io mi vendo eh già… A buon prezzo si sa…
Mollalo!
Mi vendo!
Mi vendo… la grinta che non hai!
In cambio del tuo inferno ti do due ali sai…
No no no no no…Ti vendo un’altra identità!
Ti do quello che il mondo distratto non ti dà….

Seguimi…Mi vendo!