Messico e nuvole

Nuvole“Messico e nuvole” è una canzone scritta da Paolo Conte e cantata, in questa versione, da Fiorella Mannoia. Il brano è uscito per la prima nel 1970 cantato da Enzo Jannacci. La canzone parla di un amore finito con la fuga di lei in Messico. E il Messico, così, diventa la parte più triste dell’America.

Lei è bella, lo so,
è passato del tempo ed io
c’è lo nel sangue ancor.
E vorrei, sì, vorrei
ritornare laggiù da lei ma so che non andrò.
Sì, ma questi son sentimenti di contrabbando,
meglio star qui seduto a guardare il cielo davanti a me.
Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America,
il vento soffia la sua armonica:
che voglia di piangere ho.
Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America,
il vento soffia la sua armonica:
che voglia di piangere ho.
Intorno a lei, intorno a lei la chitarra risuonerà
per tanto tempo ancor.
E il mio amore per lei
i suoi passi accompagnerà
nel bene e nel dolor.
Sì, ma questi son sentimenti di contrabbando
meglio star qui seduto a guardare il cielo davanti a me.
Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America,
il soffia la sua armonica:
che voglia di piangere ho.
Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America,
il vento soffia la sua armonica:
che voglia di piangere ho.
Chi lo sa come fa quella gente che va fin là
a pronunciare un “sì”
mentre sa che è già
provvisorio amore che c’è,
sì, ma forse no.
Queste son situazioni di contrabbando,
meglio star qui seduto a guardare il cielo davanti a me.
Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America,
il vento soffia la sua armonica:
che voglia di piangere ho.
Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America,
il vento soffia la sua armonica:
che voglia di piangere ho.
Messico e nuvole,
la faccia triste dell’America,
il vento soffia la sua armonica:
che voglia di ridere ho!





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