Perfetti sconosciuti

“Perfetti sconosciuti” è una bella canzone di Fiorella Mannoia, colonna sonora dell’omonimo film di Paolo Genovese, vincitore del David di Donatello come miglior film. Il brano, come dice la stessa Mannoia, “racconta le criticità di una relazione complicata, fatta di silenzi, segreti, sbagli, parole sprecate e sconfitte, che forse tali, in realtà, non sono mai perché, come recita il testo, ‘quando si ama non si perde mai’. Un allontanamento che conduce a un progressivo cambiamento negli equilibri di un rapporto tra due persone, che si ritrovano improvvisamente ad essere completi estranei”.

Fiorella Mannoia

Dove sei stato in questi anni,
quando tutto crollava intorno
ai nostri sogni e ai nostri affanni?
Hai mai pensato a quanti inganni
alle ferite in superfice
e a tutte quelle notti insonni?
Quando i silenzi si mettevano tra noi
e ognuno andava per i fatti suoi,
come perfetti sconosciuti.

Doveva andare tutto così
anche se adesso ci troviamo qui
sulla stessa strada, dopo una vita sospesa.
Io sono stata sempre qui
a innamorami ogni giorno di più
di questa nostra vita,
che ci ricorda ancora
che quando si ama non si perde mai.

Dove sei stato in questi giorni?
Oltre il muro dei segreti
vissuti come tradimenti.
Hai mai pensato a quanto sbagli,
alle parole buttate al vento
e a tutte quelle ancora dentro?
In questo quadro dipinto a fatica,
dopo un’attesa che dura una vita,
ma cosa vuoi farmi credere?

Doveva andare tutto così
anche se adesso ci troviamo qui
sulla stessa strada, dopo una vita sospesa.
Io sono stata sempre qui
a innamorami ogni giorno di più
di questa nostra vita,
che ci ricorda ancora
che quando si ama non si perde mai.
No, non si perde mai.
Quando i silenzi si mettevano tra noi
e ognuno andava per i fatti suoi,
come perfetti sconosciuti.

Doveva andare tutto così
anche se adesso ci troviamo qui
sulla stessa strada, dopo una vita già spesa.
Io sono stata sempre qui
a innamorami ogni giorno di più
di questa vita vera,
che ci ricorda ancora
che quando si ama non si perde mai.
No, non si perde mai!

Ho imparato a sognare

Bambina“Ho imparato a sognare” è una canzone dei Negrita del 1997, cantata, in questa versione, da Fiorella Mannoia, nel 2009. Il brano è un invito a guardare avanti, a sognare, a resistere ai colpi e a rialzarsi dopo le cadute. Perché se si impara a sognare non si smette.

Ho imparato a sognare,
che non ero bambino
che non ero neanche un’ età,
quando un giorno di scuola
mi durava una vita
e il mio mondo finiva un po là,
tra quel prete noioso
che ci dava da fare,
il pallone che andava
come fosse a motore,
c’è chi era incapace a sognare
e chi sognava già.

Ho imparato a sognare
e ho iniziato a sperare
che chi ha d’avere avrà.
Ho imparato a sognare
quando un sogno è un cannone,
che se sogni
ne ammazzi metà!
Quando inizi a capire
che sei solo e in mutande,
quando inizi a capire
che tutto è più grande,
c’è chi era incapace a sognare
e chi sognava già.

Tra una botta che prendo
e una botta che do,
tra un amico che perdo
e un amico che avrò…
e se cado una volta,
una volta cadrò
e da terra, da lì, m’alzerò.

C’è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò.

Ho imparato a sognare
quando inizi a scoprire
che ogni sogno
ti porta più in là,
cavalcando aquiloni,
oltre muri e confini,
ho imparato a sognare da là.
Quando tutte le scuse,
per giocare son buone,
quando tutta la vita
è una bella canzone,
c’è chi era incapace a sognare
e chi sognava già.

Fra una botta che prendo
e una botta che do,
tra un amico che perdo
e un amico che avrò…
e se cado una volta,
una volta cadrò
e da terra, da lì, mi alzerò.

C’è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò.
C’è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò.
C’è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò.

Oh che sarà

Tramonto“Oh che sarà” è una canzone cantata da Fiorella Mannoia nel 1989 e scritta da Ivano Fossati e Chico Buarque. La versione che vi presentiamo, però, è dal vivo ed è presa dall’album “Concerti” del 2004. Il brano racconta, attraverso delle immagini concrete, la realtà umana nella sua ricchezza e nella sua pochezza.

Oh che sarà, che sarà
che vanno sospirando nelle alcove
che vanno sussurrando in versi e strofe
che vanno combinando in fondo al buio
che gira nelle teste e nelle parole,
che va parlando forte nei portoni
e grida nei mercati, che con certezza,
sta nella natura e nella bellezza
quel che non ha ragione né mai ce l’avrà
quel che non ha rimedio né mai ce l’avrà,
quel che non ha misura…

Oh che sarà, che sarà
che vive nell’idea di questi amanti,
che cantano i poeti più deliranti,
che giurano i profeti ubriacati,
che sta nel cammino dei mutilati
e nella fantasia degli infelici,
che sta nel dai e dai delle meretrici,
nel piano derelitto dei banditi.
Oh che sarà, che sarà
quel che non ha decenza né mai ce l’avrà
quel che non ha censura né mai ce l’avrà,
quel che non ha ragione.

Oh che sarà, che sarà
che tutti i loro avvisi non potranno evitare
che tutte le risate andranno a sfidare,
che tutte le campane andranno a suonare
e tutti gli inni insieme a consacrare
e tutti i figli insieme a purificare
e i nostri destini ad incontrare
persino il Padre Eterno da così lontano
guardando quell’inferno dovrà benedire
quel che non ha governo né mai ce l’avrà
quel che non ha vergogna né mai ce l’avrà
quel che non ha giudizio…

Senza paura

Senza paura“Senza paura” è una canzone brasiliana cantata da Ornella Vanoni, qui in coppia con Fiorella Mannoia, e scritta da Vinicius de Moraes, Toquinho e Sergio Bardotti. Il brano di questa versione è uscito nell’album “Più di me” del 2008. La canzone è un invito a vivere le esperienze forti della nostra vita senza alcun timore.

Ma come fai quando sei bambino
a prendere coraggio e fede nel destino
se papà ti mette per castigo al buio,
poi di notte a letto:
“zitto che c’è il lupo!”
“zitto che c’è il lupo!”
“zitto che c’è il lupo!”.
E la mamma dice:
“chiamo l’uomo nero!
Chiamo il babau, ti mangia tutto interon
nella notte scura ti fa la puntura,
ti fa la puntura, ti fa la puntura!”.
Ma passa per il buio senza paura!
Ma passa per il buio senza paura!
Poi all’improvviso ti arriva l’età
di amare follemente l’uomo che non va,
non c’è via d’uscita, né di qua né di là,
tuo padre griderà, tua madre pregherà
tua madre pregherà, tua madre pregherà.
L’amante poi si butta giù dal fabbricato,
perché quello che è facile diventa complicato,
dato che la vita è dura.
Che la vita è dura.
Che la vita è dura.
Ma passa per l’amore senza paura!
Ma passa per i’amore senza paura!

Il pericolo c’è e fa parte del gioco,
tu non farci caso sennò vivi poco,
tieni sempre duro, comincia di nuovo.
Comincia di nuovo.
Comincia di nuovo.
Anche per la strada tu stai rischiando,
stai soprappensiero, stai rimuginando,
passa la vettura della spazzatura
ed il conducente aumenta l’andatura.
Aumenta l’andatura.
Aumenta l’andatura.
Ma va per la tua strada senza paura!
Ma va per la tua strada senza paura!

Ed un bel giorno di qualunque settimana…
Ed un bel giorno di qualunque settimana
battono alla porta, battono alla porta:
è un telegramma, lei ti sta chiamando.
E’ un telegramma, lei ti sta chiamando.
Per uno viene presto, per l’altro tardi…
Comunque presto o tardi, tranquilla e sicura,
viene senza avviso, viene e ti cattura.
Viene e ti cattura.
Viene e ti cattura.
Ma va passa per la morte senza paura!
Ma va passa per la morte senza paura!
Ma va passa per la morte senza paura!
Ma passa per il buio senza paura!

Io non ho paura

Io non ho paura“Io non ho paura” è una canzone di Fiorella Mannoia del 2011. Il brano, che è stato il singolo di lancio dell’album “Sud”, è un appello ad affrontare la vita e l’amore con coraggio, passando per il dolore e la delusione. Ed è un invito a non temere quello che non si può spiegare, quello che non si può capire ma che è così forte da cambiarci.

Ci penso da lontano, da un altro mare, un’altra casa che non sai:
la chiamano speranza ma a volte è un modo per dire illusione.

Ci penso da lontano e ogni volta è come avvicinarti un po’,
per chi ha l’ anima tagliata l’amore è sangue, futuro e coraggio.

A volte sogni di navigare su campi di grano
e nei ritorni quella bellezza resta in una mano,
e adesso che non rispondi fa più rumore nel silenzio il tuo pensiero,
e tu da li mi sentirai se grido.

Io non ho paura!

Il tempo non ti aspetta,
ferisce questa terra dolce e diffidente
ed ho imparato a comprendere l’indifferenza che ti cammina accanto,
ma le ho riconosciute in tanti occhi le mie stesse paure,
ed aspettare è quel segreto che vorrei insegnarti.

Matura il frutto e il tuo dolore non farà più male
e adesso alza lo sguardo, difendi con l’amore il tuo passato
ed io da qui ti sentirò vicino.

Io non ho paura!

E poi lasciarti da lontano, rinunciare anche ad amare,
come se l’amore fosse clandestino,
fermare gli occhi un istante
e poi sparare in mezzo al cielo il tuo destino,
per ogni sogno calpestato,
ogni volta che hai creduto in quel sudore che ora bagna la tua schiena,
abbraccia questo vento e sentirai che il mio respiro è più sereno.

Io non ho paura!
Di quello che non so capire.
Io non ho paura!
di quello che non puoi vedere.
Io non ho paura!
Di quello che non so spiegare.
Di quello che ci cambierà.