Sappiamo tutti che le parole non usate in modo corretto possono generare confusione. Vi proponiamo, allora, quattro termini che hanno sfumature e significati particolari che spesso non hanno in altre lingue.
Liberalismo è il pensiero che lo stato si debba limitare di fronte ai diritti dei cittadini. Ma è un limite soprattutto etico e politico. Il padre più famoso del liberalismo è sicuramente John Locke.
Liberismo è invece il pensiero che lo stato debba lasciare assoluta libertà di produrre e commerciare, quindi assoluta libertà economica. Il padre del liberismo è Adam Smith.
Secondo il filosofo Benedetto Croce, il liberismo è un concetto inferiore e subordinato a quello di liberalismo. E in Italia si può essere liberali senza essere liberisti.
Libertarismo è poi quel pensiero di una libertà politica vicina all’anarchia. Il libertario vuole ridurre al minimo le funzioni dello stato a favore della libertà e della responsabilità degli individui.
Libertinismo invece sostiene la libertà di pensiero soprattutto in materia di morale e religione.