Cara

Lucio Dalla“Cara” è una bellissima canzone di Lucio Dalla del 1980. Il brano è una dolce lettera d’amore e il titolo originale avrebbe dovuto essere “Dialettica dell’immaginario”. La canzone è una malinconica riflessione di un innamorato che pensa alla sua amata che lui sente ormai lontana.

Cosa ho davanti, non riesco più a parlare,
dimmi cosa ti piace, non riesco a capire: dove vorresti andare?
vuoi andare a dormire.
Quanti capelli che hai, non si riesce a contare,
sposta la bottiglia e lasciami guardare,
se di tanti capelli ci si può fidare.

Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento,
per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento
non c’è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare.
Perché ho scritto una canzone per ogni pentimento
e debbo stare attento a non cadere nel vino
o finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni più vicino.

La notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno
ma per uno come me, poveretto, che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto…
che pena! Che nostalgia,
non guardarti negli occhi e dirti un’altra bugia.
Almeno non ti avessi incontrato!
Io che qui sto morendo e tu che mangi il gelato.

Tu corri dietro al vento e sembri una farfalla
e con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla,
se hai paura a andar lontano, puoi volarmi nella mano,
ma so già cosa pensi, tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c’è niente di strano ma non posso venire.

Così come una farfalla ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare,
se non fossi uscito fuori per provare anch’io a volare
e la notte cominciava a gelare la mia pelle,
una notte madre che cercava di contare le sue stelle
io lì sotto ero uno sputo e ho detto: “olè, sono perduto!”.

La notte sta morendo
ed è cretino cercare di fermare le lacrime ridendo,
ma per uno come me, l’ho gia detto,
che voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto…

Lontano si ferma un treno,
ma che bella mattina! Il cielo è sereno.
Buonanotte, anima mia,
adesso spengo la luce e così sia.





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