Alcide De Gasperi: padre della Repubblica

Alcide De GasperiAlcide De Gasperi nasce nel 1881 vicino a Trento che in quel periodo è sotto la dominazione austriaca. Compie i suoi studi in Austria ed entra nel Parlamento Austriaco soprattutto per difendere i diritti delle minoranze italiane nell’Impero Austro-Ungarico.
Dopo il crollo dell’Impero, nel 1919 entra a far parte del Partito Popolare Italiano di Don Luigi Sturzo, e con l’ascesa di Benito Mussolini, si oppone al Fascismo. Per la sua opposizione viene arrestato per 4 anni e in seguito non riesce a trovare lavoro rimanendo isolato. Grazie al vescovo di Trento riesce a lavorare presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Qui segue gli eventi storici e studia i rapporti tra le teorie economiche e sociali nella cultura cattolica.
Nel 1943 fonda la Democrazia Cristiana ed entra a far parte del Comitato di Liberazione Nazionale contro il Fascismo.
Nel 1945 viene nominato presidente del Consiglio dei Ministri dell’ultimo Regno di Italia che il 2 giugno 1946 diventerà Repubblica Italiana.
Il 10 agosto del 1946 parla alla Conferenza di pace che si tiene a Parigi contro le dure condizioni imposte all’Italia. Sono celebri le sue parole:
«Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me».
Guida un governo di unità nazionale fino al 1947 e alle elezioni del 1948 la Democrazia Cristiana prende il 48% dei voti e diventa il primo partito del Parlamento.
Nel 1953 si dimette e si ritira nella Provincia di Trento dove muore l’anno seguente.
Il viaggio in treno che la sua salma compie per arrivare a Roma per i funerali di Stato viene rallentato dalle numerosissime persone che vogliono rendere omaggio alla sua persona.
La Chiesa gli ha attribuito il titolo di Servo di Dio, mentre l’Italia vorrebbe trasferire la sua tomba al Pantheon di Roma dove si trovano i Reali.
Alcide De Gasperi è considerato uno dei padri della Repubblica Italiana e insieme al francese Robert Schuman, al tedesco Konrad Adenauer e all’italiano Altiero Spinelli, uno dei padri dell’Unione Europea.





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