Come si cambia

Rosa neraCon questa canzone, Fiorella Mannoia partecipò la festival di Sanremo nel 1984 con successo immediato: il brano fu uno dei singoli più venduti in quell’anno e fece da traino all’album “Momento delicato” scritto in collaborazione con Mogol. In “Come si cambia” si infrangono gli schemi dell’epoca. Infatti il testo e la melodia hanno un unico filo conduttore: la delusione e la malinconia dopo la fine di una storia d’amore.

Un pomeriggio della vita ad aspettare che qualcosa voli
a indovinare il viso di qualcuno che ti passa accanto
Tornare indietro un anno, un giorno, per vedere se per caso c’era
e sentire in fondo al cuore
un suono di cemento
mentre ho già cambiato uomo un’altra volta
Come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare
Con gli occhi verdi e brillantina
sento il duemila certo che verrà
agile la pioggia sopra le mie spalle nude
E dentro un taxi nella notte avere freddo e non sapere dove
sopra un letto di bottiglie rotte strapazzarsi il cuore
e giocare a innamorarsi come prima
Come si cambia per non morire…
Quante luci dentro ho già spento
quante volte gli occhi hanno pianto
quante mie incertezze ho già perso, oh no…
Come si cambia per non morire, come si cambia…
Sentire il soffio della vita su questo letto che fra poco vola
toccarti il cuore con le dita e non aver paura
di capire che domani è un altro giorno
Come si cambia per non morire
come si cambia per amore
come si cambia per non soffrire
come si cambia per ricominciare

Metti in circolo il tuo amore

BambiniQuesta canzone di Luciano Ligabue, del 1998, fa parte della colonna sonora del film “Radiofreccia”. E’ una ballata malinconica e struggente che nel film fa da sfondo alla storia di un gruppo di ragazzi uno dei quali muore per droga. Nel 2004 è stata anche interpretata da Fiorella Mannoia ed inserita nel suo album “Concerti”.

Hai cercato di capire ma non hai capito ancora
se di capire si finisce mai,
hai provato a far capire, con tutta la tua voce,
anche solo un pezzo di quello che sei.
Con la rabbia ci si nasce o ci si diventa?
E tu, che sei un esperto, non lo sai.
Perché quello che ti spacca e ti fa fuori dentro
forse parte proprio da chi sei.
Metti in circolo il tuo amore,
come quando dici: perché no?
Metti in circolo il tuo amore
come quando ammetti: non lo so!
Come quando dici: perché no?
Quante vite non capisci e quindi non sopporti
perché ti sembra non capiscan te?
Quanti generi di pesci e che correnti forti
perché ‘sto mare sia come vuoi te?
Metti in circolo il tuo amore
come fai con una novità.
Metti in circolo il tuo amore
come quando dici: si vedrà!
Come fai con una novità.
E ti sei opposto all’onda ed è lì che hai capito
che più ti opponi e più ti tira giù,
e ti senti ad una festa per cui non hai l’invito,
per cui gli inviti adesso falli tu!
Metti in circolo il tuo amore,
come quando dici: perché no?
Metti in circolo il tuo amore,
come quando ammetti: non lo so!
Come quando dici: perché no?
Come quando dici: perché no?

Quello che le donne non dicono

Questa canzone del 1987 è stata scritta da Enrico Ruggeri e portata al successo da Fiorella Mannoia. E’ un rock melodico dedicato ai sentimenti delle donne. La scelta di dare voce ad ansie, inquietudini e speranze dell’universo femminile era difficile e rischiosa, ma Ruggeri è riuscito a descrivere l’universo femminile meglio di quanto avrebbe fatto una donna.

Ci fanno compagnia certe lettere d’amore parole
che restano con noi,
e non andiamo via ma nascondiamo del dolore che scivola,
lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia,
e se diciamo una bugia è una mancata verità che
prima o poi succederà cambia il vento ma noi
no e se ci trasformiamo un po’ è per la
voglia di piacere a chi c’è già o potrà
arrivare a stare con noi,
siamo così è difficile spiegare certe giornate amare,
lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro “si”.

In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine
che tornano, ma chi le ascolterà…
E dalle macchine per noi
i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più
se c’è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un po’
è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
ancora con noi.
Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,
ma potrai trovarci ancora quì
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro “si”,
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro “si”