Guardia ’82

Tramonto“Guardia ’82” è una bella canzone di Brunori S.A.S. del 2009. Il brano racconta l’evoluzione di un rapporto d’amore tra due ragazzi che si conoscono fin da piccoli. Con la scoperta dell’amore, arriva l’attenzione per l’altro e la voglia di stare insieme.

La spiaggia di Guardia rovente
era piena di gente,
si parlava di sport,
di Pertini e Bearzot.

Io ignaro di questo, ignaro di tutto,
fabbricavo castelli di sabbia
con paletta e secchiello
ed in testa un cappello.

E lei stava senza mutande
ma io non la guardavo neanche,
m’infilavo i braccioli e poi dritto nel mare,
non sapevo neanche cosa fosse l’amore.

Dieci anni più tardi la vidi, vicino a un falò,
e bruciava la carne.
E bruciavano canne.
Io stavo seduto da solo a suonar la chitarra,
a cantare canzoni. A cercare attenzioni.

Ma lei non mi guardava neanche,
ed io facevo finta di niente,
ingollavo Peroni e iniziavo ad urlare
delle pene che solo ti sa dare l’amore.

Sulla spiaggia lattine anni ’80,
quando il mare s’incazza e riporta
ricordi che avevi
coperto di sabbia.

Palloni arancioni sgonfiati,
fare “ciao” ad un treno che passa
e guardare nel cielo
la scia di un aereo.

E lei sempre senza mutande,
ed io che non capivo neanche,
e scavavo la sabbia cercando tesori,
e vedevo la via soltanto a colori.

E poi, di colpo fra le sue braccia.
Noi due stretti sotto la doccia.
La paura e la voglia
di fare l’amore:
il 31 d’Agosto
c’è una storia che nasce
e un’estate che muore…

Come stai?

Solitudine“Come stai?” è una bella canzone di Brunori S.A.S., un cantante lodato dalla critica e poco conosciuto dal grande pubblico. Questa canzone, che comincia con la frase più banale e più comune in un dialogo, è una malinconica riflessione su quello che ci sta intorno. Dalla paura per il mutuo al dolore per la perdita di qualcuno che si rinnova il giorno di Natale.

“Come stai?”
è la frase d’esordio nel mondo che ho intorno.
“Tutto bene, ho una casa
e sto lavorando ogni giorno”.
che cosa vuoi che dica? Di cosa vuoi che parli?
E’ il mutuo il pensiero peggiore del mondo
che ho intorno.
Tasso fisso, con l’euribor c’è chi sta impazzendo
da un anno…
Che cosa vuoi che scriva?
Di cosa vuoi che canti?

Di com’è facile andare
quando non sai guidare.

Di com’è triste natale senza mio padre.
Il calcio è la sola religione del mondo che ho intorno.
Una pizza, una birra e poi andremo a ballare
giù al mare
che cosa vuoi che dica?
Di cosa vuoi che parli?

Di com’è grande il mare
quando non sai nuotare.
Di come navigare al rallentatore.
Forse dentro me cambiano le cose.
Forse dentro me cambiano le cose.
Dentro al mio giardino nascono le rose.

Italian dandy

DandyBrunori S.A.S. è un giovane cantante che riprende le sonorità delle canzoni italiane degli anni ’70 ma il suoi testi mostrano una certa disillusione oltre a una pungente ironia. Il suo primo album, “Brunori Sas – Vol.1”, è del 2009 ed ha suscitato subito l’interesse della critica per la sua originalità.
“Italian dandy” parla in modo disincantato e divertente dell’evoluzione di un giovane dandy italiano.

Mia madre sfogliava Novella 2000
ed io ai suoi piedi leggevo Prevert.
Avevo 10 anni ma pensavo già alle donne
e chiuso nel mio bagno amavo Edwige Fenech.
A scuola i ragazzi giocavano al calcio e
ed io sul muretto citavo Verlaine.
Avevo 16 anni ma pensavo solo al sesso
poi vidi le sue labbra e me ne innamorai.
Le scrissi più o meno 200 poesie,
la prima diceva così:
“Amami come se fossimo ancora
in quel bar di Berlino a fumare Pall Mall,
Amami come quella volta all’Esselunga,
quando in preda alla fame rubammo una baguette.”
Mio padre voleva che facessi il ragionieri
ma io impertinente risposi: giammai!
Avevo 20 anni e coi miei capelli lunghi,
a guisa di dandy, bevevo cognac.
Avevo già scritto 3000 poesie,
la prima diceva così:
“Amami come se fossimo ancora
in quel bar di Berlino a fumare Pall Mall,
Amami come quella sera a Marsiglia,
quando in preda al Barbera mangiammo escargot.”
A giugno mi chiese di amarla per sempre
ma io impenitente risposi di no.
Avevo 30 anni e vivevo da bohèmien,
lei disse sottovoce: vedrai, te ne pentirai.
“Amami come se fossimo ancora
tra le calde lenzuola nel letto dei tuoi.”