La Certosa di Farneta è un monastero del XIV secolo, teatro di una strage nazista nel settebre 1944. Durante la guerra, in particolare dopo l’8 settembre 1943, i certosini di Farneta ospitarono persone ricercate dai tedeschi (partigiani ed ebrei soprattutto). Nell’estate del ’44, in piena occupazione nazista, i rifugiati erano diventati così tanti che nessuno poté nascondere nulla alle SS. La mattina del 2 settembre una pattuglia di SS entrò nel monastero con violenza e rapidamente arrestò tutti, monaci e civili, portandoli in un capannone fuori dal convento. Dodici certosini – 6 monaci, tra cui un vescovo, e 6 conversi (cioè laici con l’abito religioso) – furono uccisi nei giorni seguenti, mentre gli altri furono in parte tenuti in carcere e in parte trasferiti nel campo di concentramento di Fossoli, in attesa del trasferimento in Germania. Furono uccisi anche 32 civili, che avevano trovato rifugio nel monastero.