La carta e l’inchiostro

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foglio  fogli  fuoco  nero  nerissimo
pensiero 
scrivania  simboli  umiliazione visibile

Un foglio di carta, che stava sopra ad una insieme ad altri uguali a lui, si trovò, un bel giorno, tutto pieno di segni. Una penna, bagnata di inchiostro, aveva tracciato su di lui molti disegni e parole.
- Non potevi risparmiarmi questa ? - disse risentito il di carta all'inchiostro. - Tu mi hai sporcato con il tuo d'inferno, mi hai rovinato per sempre! -
- Aspetta - gli rispose l'inchiostro. - Io non ti ho sporcato, ma ti ho rivestito di . Ora tu non sei più un foglio di carta, ma sei un messaggio. Tu custodisci il dell'uomo, sei diventato uno strumento prezioso. -
Infatti, di lì a poco, rimettendo ordine sulla scrivania, qualcuno vide quei fogli sparsi e li radunò per buttarli nel . Ma, all'improvviso, si accorse del foglio «insudiciato» dall'inchiostro: e perciò buttò via gli altri e rimise al suo posto quello che portava, ben , il messaggio dell'intelligenza.

(Leonardo da Vinci, Favole e leggende, Firenze, Giunti-Nardini, 1980, p. 15)

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