Dio è morto – Francesco Guccini

Dio è morto è una delle più famose canzoni di Francesco Guccini. Portata al successo nel 1967 dai Nomadi, la canzone si ispira a un celebre aforisma di Friedrich Nietzsche e ha avuto una storia particolare: la RAI, fraintendendo completamente il testo, scelse di non mandarla in onda, ritenendola blasfema. Al contrario, il testo fu letto e apprezzato da papa Paolo VI, uomo di grande cultura, e la canzone fu trasmessa da Radio Vaticana. Si potrà infatti, leggendo, scoprire che Dio è morto in alcune scelte e alcuni comportamenti dell’uomo, ma alla fine c’è una profonda speranza, perché dopo tre giorni Dio è risorto. La canzone è stata cantata anche da altri cantanti, tra cui Ornella Vanoni e Fiorella Mannoia.

Ho visto
la della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel che hanno già,
dentro alle notti che dal vino son ,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai delle strade Dio è morto,
nelle auto prese a Dio è morto,
nei miti dell'estate Dio è morto...

Mi han detto
che questa mia ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della e dell'eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far ,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
e un dio che è morto,
nei campi di Dio è morto,
coi miti della razza Dio è morto
con gli di partito Dio è morto...

Ma penso
che questa mia generazione è
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti sappiamo
che se dio muore è per tre giorni e poi ,
in ciò che noi crediamo Dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo Dio è risorto,
nel mondo che faremo Dio è risorto...





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