Tu no

Piero Ciampi“Tu no” è una bella canzone di Piero Ciampi del 1970. Il cantautore in questo brano scrive la sua sofferenza per la sua amata che se ne è andata. L’uomo della canzone è un uomo sconfitto e inadeguato, vinto dalla propria insicurezza che lo porta a bere.

Tu no, tu no, tu no!
Tu non puoi andare via,
tu non devi andare via!
Tu no, amore, no,
anche se ti ho fatto male,
anche se ti ho esasperata,
tu no… tu no, tu no!
Sono a tua disposizione
per la vita e per il cuore.
Tu no, tu no.

Tu no, amore, no…
ti ricordi via Macrobio?
Qualche volta eri felice.
Tu no… tu no, tu no.
Sedevamo nel giardino,
mi ascoltavi con amore.
Tu no, amore, no,
tu che sai tutto di me,
tu che hai la mia fiducia,
tu no, amore, no, tu no.

Tu no, tu no, tu no…
sì, lo so che non ho niente,
sì, lo so che ti ho delusa,
ma tu, amore, tu
hai amato i miei silenzi,
hai capito i miei discorsi!
Tu no, tu no, tu no!
I milioni di rinunce
che ti ho fatto sopportare
le ho pagate care.

Tu no, amore, no,
è difficile capirsi,
è difficile aiutarsi,
lo so, è colpa mia,
io non ho mai fatto niente
per condurre la tua vita,
ma tu devi saperlo:
io non so più come fare,
non capisco questa vita,
tu no, amore no, tu no.

Tu no, aspetta, no,
se non so farti felice,
anche se continuo a bere,
tu no, amore, no,
tu mi devi star vicina
perché ormai io sono fuori.
Tu no, amore no.
Qualche cosa te l’ho data
se mi guardi con quegli occhi.
Tu no, tu no, tu no!

Adius

Arrabbiato“Adius” è una canzone del cantautore livornese Pietro Ciampi. Il brano, del 1975, è una particolare dichiarazione d’amore in una storia complessa. Il cantante non si sente amato come vorrebbe e vede il suo cuore straziarsi e allora invita la sua amata ad andarsene. E lo fa in modo molto… deciso!

Il tuo viso esiste fresco
mentre una sera scende dolce
sul porto.
Tu mi manchi molto,
ogni ora di più.
La tua assenza è un assedio
ma ti chiedo una tregua
prima dell’attacco finale
perchè un cuore giace inerte
rossastro sulla strada
e un gatto se lo mangia
tra gente indifferente
ma non sono io,
sono gli altri.
E così…

Vuoi stare vicina? nooo?
Ma vaffanculo. Ma vaffanculo.
Sono quarant’anni che ti voglio dire… ma vaffanculo.
Ma vaffanculo te e tutti i tuoi cari. Ma vaffanculo.

Ma come? Ma sono secoli che ti amo, cinquemila anni,
e tu mi dici di no? Ma vaffanculo.
Sai che cosa ti dico? va-ffan-culo.
Te, gli intellettuali e i pirati. Vaffanculo. Vaffanculo .
Non ho altro da dirti.
Sai che bel vaffanculo che ti porti nella tomba?
Perché io sono bello, sono bellissimo, e dove vai?
Ma vaffanculo.
E non ridere, non conosci l’educazione, eh?
Portami una sedia, e vattene.