Non confondere l’amore con la vita

BambinoVedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di quest’abbraccio e non chiedere altro perché la sua vita è solo sua e per quanto tu voglia, per quanto ti faccia impazzire non gliela cambierai in tuo favore. Fidarsi del suo abbraccio, della sua pelle contro la tua, questo ti deve essere sufficiente, lo vedrai andare via tante altre volte e poi una volta sarà l’ultima, ma tu dici, stasera, adesso, non è già l’ultima volta? Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di quando ti cerca in mezzo alla folla, fidarsi del suo addio, avere più fiducia nel tuo amore che non gli cambierà la vita, ma che non dannerà la tua perché se tu lo ami, e se soffri e se vai fuori di testa questi sono problemi solo tuoi; fidarsi dei suoi baci, della sua pelle quando sta con la tua pelle, l’amore è niente di più, sei tu che confondi l’amore con la vita.

tratto da Biglietti agli amici, di Pier Vittorio Tondelli

L’abbandono

Pier Vittorio Tondelli (1955-1991) ha fatto, in questo breve testo rivolto a un amico, una riflessione sull’abbandono.

Il dolore dell’abbandono si perde e si infiamma nel dolore primario dell’abbandono della madre e del suo corpo. Dà luogo a una catena infinita di sofferenze che si infilano l’una nell’altra fino al grande e primordiale dolore della venuta al mondo. E’ una catena di dolori antichi. Una deflagrazione mortale in cui ci si può perdere.

(P.V. Tondelli, Biglietti agli amici, 2001, p. 51)

La solitudine

Pier Vittorio Tondelli è uno scrittore italiano contemporaneo, della generazione degli anni ’80. Ecco alcune sue parole tratte dal libro “Camere separate”:

Camere separate

“La solitudine è questa situazione un po’ buffa, un po’ ridicola, un po’ aggressiva di un uomo seduto al tavolo di un ristorante turistico: l’immagine di una persona incompleta, tanto goffa da sembrare stupida o arrogante.”