Dorme e sente nel suo sangue notturno

Donna dormienteDorme e sente nel suo sangue notturno
Transitare il tempo, le ere,
sfacimento e sfacimento
del mondo, creato ed increato,
sente un dolore insensato
per sé e non esistente,
ma ecco, d’improvviso
lei è, lei è fatta
grazia e croce
di un attimo,
di sé.
Per un attimo lei è,
oh gloria,
oh sgomento.
Lei è, figlia
di che sterminio
di tempi, casi,
eventi, genitrice
di quante infinità,
ha e non ha
il destro a domandarlo.
S’acquatta, è portata via, si perde
nella sua santa nullità –
lei dorme. Sa e non sa.

di Mario Luzi

Senior

Mario Luzi è un poeta contemporaneo scomparso qualche anno fa. E’ stato un esponente dell’ermetismo, un movimento letterario degli anni ’30-’40. L’ermetismo propone una riduzione all’essenziale, componimenti brevi e significati non sempre chiari. In questa poesia Luzi sembra parlare ai giovani invitandoli a non accontentarsi, non ora.

I sogni invecchiano

Ai vecchi
tutto è troppo.
Una lacrima nella fenditura
della roccia può vincere
la sete quando è così scarsa. Fine
e vigilia della fine chiedono
poco, parlano basso.
Ma noi, nel pieno dell’età,
nella fornace dei tempi, noi? Pensaci.