Dorme e sente nel suo sangue notturno

Donna dormienteDorme e sente nel suo sangue notturno
Transitare il tempo, le ere,
sfacimento e sfacimento
del mondo, creato ed increato,
sente un dolore insensato
per sé e non esistente,
ma ecco, d’improvviso
lei è, lei è fatta
grazia e croce
di un attimo,
di sé.
Per un attimo lei è,
oh gloria,
oh sgomento.
Lei è, figlia
di che sterminio
di tempi, casi,
eventi, genitrice
di quante infinità,
ha e non ha
il destro a domandarlo.
S’acquatta, è portata via, si perde
nella sua santa nullità –
lei dorme. Sa e non sa.

di Mario Luzi





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