Principessa

Principessa“Principessa” è una canzone di Marco Masini del 1995. Il brano è contenuto nell’album “Il cielo della Vergine”. La canzone racconta le violenze fisiche e sessuali che una ragazza subisce dal padre. Queste violenze sono raccontate dal suo amore, che prova a salvarla da questa disperazione.

Tu zitta fra le lacrime, ha fatto tutto lui,
ubriaco come al solito padrone più che mai,
un padre senza l’anima che mangia un po’ di sé
e ha crocifisso l’angelo che c’era dentro te.
E ora asciughi i tuoi occhi alla sottana
dolce figlia di un figlio di puttana!
Non devi dirlo al parroco e forse neanche a Dio,
ma devi sotterrartelo nel cuore amore mio,
perciò stanotte chiuditi a chiave dentro te
e domattina aspettami ti porto via con me.
Lasceremo su questo mondo infame
le carezze al fratellino ed al tuo cane.
Vieni principessa, ti porto via con me
ci sarà in questo mondo di merda
una rosa rossa da cogliere per te
e domeniche e sogni sull’erba,
ci sarà un lavoro e il caldo di una stanza
e ogni giorno almeno un piatto di sperata speranza.
Vieni principessa, ti porto via con qua
questo mondo di fame e violenza finirà!
Avevo un serramanico ma l’ho buttato via,
in fondo a una discarica venendo a casa tua
e lì c’è nato un albero, cresciuto come noi
sotto i due grandi noccioli che sono gli occhi tuoi,
e ora dentro non c’è odio né vendetta,
ma una foglia che vuol essere difesa e protetta.
Vieni principessa, ti porto via con me
fra le stelle di un altro pianeta,
dove non c’è il grasso e maledetto re
che ti ha dato e ti ha preso la vita che c’è in te,
dove il pane non ti guarda e non ti tocca
e il sorriso vola ancora al nido della tua bocca.
Vieni principessa, ti porto via con me
fra le stelle di un altro pianeta
c’è un rosa rossa da cogliere per te
e domeniche e sogni di vita.
Vieni principessa, ti porto via con me.
Via con me.

Ci vorrebbe il mare

Mare“Ci vorrebbe il mare” è una bella canzone di Marco Masini del 1990. Il brano, uscito nell’album di debutto dell’artista, canta il dolore di un innamorato che viene lasciato dalla sua amata e cerca consolazione a questo dolore nel mare, con le sue onde, le sue tempeste, il suo sale e il suo eterno movimento.

Ci vorrebbe il mare che accarezza i piedi,
mentre si cammina verso un punto che non vedi.
Ci vorrebbe il mare su questo cemento,
ci vorrebbe il sole col suo oro e col suo argento.
E per questo amore, figlio di un’estate,
ci vorrebbe il sale per guarire le ferite,
dei sorrisi bianchi fra le labbra rosa,
a contare stelle mentre il cielo si riposa.
Ci vorrebbe il mare per andarci a fondo,
ora che mi lasci come un pacco per il mondo.
Ci vorrebbe il mare con le sue tempeste,
che battesse ancora forte sulle tue finestre.
Ci vorrebbe il mare sulla nostra vita
che lasciasse fuori, come un fiore, le tue dita
cosicché il tuo amore potrei cogliere e salvare.
Ma per farlo ancora, giuro, ci vorrebbe il mare.

Ci vorrebbe un mare dove naufragare,
come quelle strane storie di delfini che
vanno a riva per morir vicini e non si sa perché,
come vorrei fare ancora, amore mio con te.
Ci vorrebbe il mare per andarci a fondo
ora che mi lasci come un pacco per il mondo.
Ci vorrebbe il mare con le sue tempeste
che battesse ancora e forte sulle tue finestre.
Ci vorrebbe il mare dove non c’è amore.
Il mare in questo mondo da rifare.
Ci vorrebbe il mare…
ci vorrebbe il mare…
ci vorrebbe il mare…
ci vorrebbe il mare.