Eppure mi hai cambiato la vita

Solo“Eppure mi hai cambiato la vita” è una canzone scritta e cantata da Fabrizio Moro. Il brano, con cui Moro si è presentato a Sanremo nel 2008, parla delle promesse che si fanno da innamorati e di come sia dura ricordarsene quando l’amore è finito. Eppure non tutto è perduto, perché quello che è stato in qualche modo ci ha cambiato la vita.

Le luci della notte mi fanno compagnia
sto in macchina da solo perché tu sei andata via,
e provo a immaginare il mio futuro senza te
come farò a ricominciare: un’altra donna con un altro modo di fare,
riabituarmi a mangiare, a guardare un film, a dormire insieme,
a non aver paura dei miei cattivi odori, a sussurrare piano…

Gli amori vanno via ma il nostro, ma il nostro no!
Il tempo passa mentre aspetti qualcosa in più
ma non rimette a posto niente se non lo fai tu,
e intanto ogni cosa se vuoi
da sempre mi parla di noi.
Stasera sei lontana
mentre io penso a te
eppure sei vicina a me,
non chiedermi perché,
sarà che mi hai cambiato la vita,
sembra ieri,
eppure mi hai cambiato la vita.

Gli amori vanno via ma i sogni, ma i sogni no!
Alcuni non si avvereranno mai, però,
immaginare è l’unica certezza che ho
e questa solitudine che sento sarà
il prezzo per un po’ di libertà.

Stasera sei lontana
mentre io penso a te
eppure sei vicina a me,
non chiedermi perché,
sarà che mi hai cambiato la vita,
sembra ieri,
eppure mi hai cambiato la vita.
Stasera sei lontana
mentre io penso a te,
eppure sei vicina a me,
non chiedermi perché,
sarà che mi hai cambiato la vita,
sembra ieri,
eppure mi hai cambiato la vita.

Pensa

Giovanni Falcone e Paolo BorsellinoFabrizio Moro è un giovane cantautore romano. La canzone “Pensa” gli apre le porte del successo con la vittoria a Sanremo del 2007, nella categoria giovani. Il brano riceve anche il premio Mia Martini per il testo, che è molto forte.
Questa canzone infatti è dedicata alle vittime della mafia e invita a riflettere per cambiare questo sistema, a lottare per la giustizia. Il videoclip è stato girato da Marco Risi.

Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine,
appunti di una vita dal valore inestimabile.
Insostituibili perché hanno denunciato
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato,
uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
di faide e di famiglie sparse come tante biglie
su un isola di sangue che fra tante meraviglie
fra limoni e fra conchiglie… massacra figli e figlie
di una generazione costretta a non guardare,
a parlare a bassa voce, a spegnere la luce,
a commententare in pace ogni pallottola nell’aria,
ogni cadavere in un fosso.
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
hanno lasciato un segno, con coraggio e con impegno,
con dedizione, contro un’istituzione organizzata:
Cosa Nostra… cosa vostra… cos’è vostro?
E’ nostra la libertà di dire
che gli occhi sono fatti per guardare,
la bocca per parlare, le orecchie ascoltano
non solo musica, non solo musica.
La testa si gira e aggiusta la mira, ragiona
a volte condanna, a volte perdona.
Semplicemente pensa
prima di sparare pensa
prima di dire e di giudicare prova a pensare.
Pensa che puoi decidere tu,
resta un attimo soltanto un attimo di più
con la testa fra le mani.
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
ma consapevoli che le loro idee
sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole,
intatte e reali come piccoli miracoli,
idee di uguaglianza, idee di educazione,
contro ogni uomo che eserciti oppressione
contro ogni suo simile, contro chi è più debole,
contro chi sotterra la coscienza nel cemento.
Pensa prima di sparare,
pensa prima di dire e di giudicare, prova a pensare.
Pensa che puoi decidere tu,
resta un attimo soltanto un attimo di più
con la testa fra le mani.
Ci sono stati uomini che hanno continuato
nonostante intorno fosse tutto bruciato
perché in fondo questa vita non ha significato
se hai paura di una bomba o di un fucile puntato.
Gli uomini passano e passa una canzone
ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
che la giustizia no… non è solo un’illusione.
Pensa prima di sparare
Pensa prima dì dire e di giudicare, prova a pensare.
Pensa che puoi decidere tu,
resta un attimo soltanto un attimo di più
con la testa fra le mani.
Pensa.