Piccole cose di valore non quantificabile

La parola “cortometraggio” indica un film di breve durata.
Ecco un delicatissimo e toccante cortometraggio dal titolo “Piccole cose di valore non quantificabile” dei registi Genovese e Miniero. La storia che racconta è quella di Francesca, una giovane donna romana che si reca dai carabinieri per denunciare il furto di tutti i suoi sogni.

Fantozzi va in pensione – Le casalingue

Ugo Fantozzi è un personaggio inventato nel 1968 dall’attore e scrittore Paolo Villaggio, che lo ha anche interpretato al cinema: è un ragioniere molto sfortunato, con una moglie e una figlia brutte e un lavoro orribile, maltrattato da tutti e vittima di ogni prepotenza. In “Fantozzi va in pensione” affronta la noiosa vita del pensionato: convince quindi la moglie ad andare al cinema…

Solo se sai rispondere

Ecco un’altra bellissima canzone di Mina. Questa volta, però, il Folletto degli Errori ha rubato il passato prossimo dal testo. Aiutaci a completarlo!

le storie improbabili
i segreti più fragili
ruggire gli oceani
soffrire
le notti fuggire via
Gli inverni più freddi arrendersi
tempeste confondersi ed un raggio di sole spezzarsi

Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Resta qui solo se sai rispondere
Resta qui solo se sai rispondere
Resta qui solo se

i miei occhi all'inganno
ma a volte danzando anche io
la gioia incosciente
non

Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Non dirmi chi sei ma quanto amore hai
Resta qui solo se sai rispondere
Resta qui solo se sai rispondere
Resta qui solo se...
sai rispondere.

Calimero – Mira Lanza

Calimero è il noto pulcino discriminato. E’ apparso per la prima volta in un carosello del 1963. E’ un pulcino che cade nel fango e non viene riconosciuto dalla madre.
Con Calimero diventano famose alcune sue frasi come “Tutti ce l’hanno con me perché sono piccolo e nero… è un’ingiustizia però!” e “Se fossi bianco… mi vorresti bene?”. Queste battute, che oggi sarebbero censurate perché considerate razziste, all’epoca non erano dette con malizia, e vanno quindi interpretate con innocenza.
La mamma di Calimero, è da notare, parla il dialetto veneto.
I disegni sono di Nino e Toni Pagot.

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