Magnifico paese

Italia – magnifico paese!
Per te l’anima geme, e si strugge:
tu sei paradiso, tu gioia assoluta,
e in te lucente amor ha primavera!
Fantasticando l’onda fugge, fiotta
e prodigiose rive bacia;
risplendono bellissimi i cieli,
fiorisce il limone, e si spande l’aroma.
Da ogni parte ti avvolge il soffio,
dovunque l’impronta dei tempi riposa.
E il viaggiatore si affretta
da regioni nevose, già bruciando,
e il grande creato contempla;
l’anima ferve; intenerir si sente,
trema negli occhi una lacrima inconscia;
assorto nel cuor sognatore
attinge l’eco di remote cose.
Del mondo qui la fredda vanità inabissa,
non si snatura l’orgoglioso ingegno;
in una nube di bellezza multicolore
più chiaro e acceso il sol va per lo spazio.
Fantastiche visioni, fantastiche melodie
qui il mare in pace all’improvviso si spande:
il passaggio vivo di nuvole lo cambia,
il verde bosco e la celeste volta.
Ma notte, notte, in estasi respiri:
come dorme la terra, inebriata e adorna!
Appassionato il mirto la sfiora;
e tu, alta sul mondo, luna
fulgida guardi, e meditando ascolti
come suoni l’acqua sotto il remo,
come su dalle aiuole si espanda un concerto,
che incantevole risuona lonano e fluisce.
Terra d’amore e mare di magie!
Nel mondiale deserto, giardino di luce!
Giardino dove tra il vapor dei sogni
vivon Torquato e Raffaello ancora!
Ti vedro io, trepido d’attesa?
Radioso il cuore, sgorganti i pensieri,
mi brucia e seduce il tuo soffio:
io nel ciel tutto palpito e suono!

Abbracciata dalle Alpi e dal mare

Il mare la ricinge quasi d’abbraccio amoroso ovunque l’Alpi non la ricingono: quel mare che i padri dei padri chiamarono Mare Nostro. E come gemme cadute dal suo diadema stanno disseminate intorno ad essa in quel mare Corsica, Sardegna, Sicilia, ed altre minori isole dove natura di suolo e ossatura di monti e lingua e palpito d’anime parlan d’Italia.