Tombola

La tombola è un tradizionale gioco da tavola che è nato a Napoli nel 1734. Si tratta della versione casalinga del già diffuso – ma ancora non permesso – gioco del Lotto. Poiché alcuni ambienti religiosi volevano vietare il gioco d’azzardo, il compromesso che il re di Napoli trovò fu di limitare alle festività natalizie il divieto di giocare al Lotto. Allora i cittadini napoletani si ingegnarono e inventarono un gioco uguale da praticare in famiglia. Da allora in tutte le case italiane, nelle festività natalizie (e in particolare a Capodanno) si gioca alla tombola. Solitamente, per preservare la dimensione ludica e non competitiva, si gioca senza soldi o con piccole cifre simboliche (centesimi). Ogni giocatore ha a disposizione una cartella in cui ci sono alcuni numeri da 1 a 90, disposti in tre righe da cinque numeri ciascuna. Una persona guida il gioco, estraendo i numeri da un bussolotto (originariamente di vimini, con una forma che ricordava il “tombolo”, da cui la denominazione del gioco) e leggendoli ad alta voce (i più bravi associano al numero il corrispondente riferimento alla “smorfia napoletana”). Quando esce il numero che si ha nella propria cartella, lo si copre con un fagiolo o qualche altro frutto secco o legume. Si vince facendo per primi ambo, terna, quaterna o cinquina (cioè due, tre, quattro o cinque numeri sulla stessa riga). Chi copre tutta la cartella fa tombola.





Precedente Pronomi combinati Successivo Le precauzioni inutili