Teresina Bardi, la fioraia della Scala

FioraiaUn tempo a Milano, fuori del teatro alla Scala, sostava una fioraia. La più celebre, che entrò nelle cronache cittadine anche per un processo (cui peraltro prese parte il futuro sindaco di Milano, Bassano Gabba, primo cittadino dal 1909 al 1910) che spaccò la città, fu la Teresina Bardi, giunta in città dalla campagna nel 1870. Vendere fiori all’aristocrazia meneghina fu per la bella fioraia fonte di grandi ricchezze, e lei, malgrado gioielli e denaro accumulati con questo mestiere, non lasciò mai il proprio posto e continuò a vendere fiori. Non accettava soldi in contanti, la Teresina: i facoltosi clienti che compravano rose e violette erano tenuti a lasciarle una busta chiusa con del denaro. Si diceva del processo. Ebbene, nel 1881, un ufficiale dell’esercito, tale Luigi Vignotti, per ragioni non chiare, ma probabilmente legate alla gelosia, incaricò il proprio attendente di sfregiare il volto della bella Teresina. A vincere la causa fu a sorpresa lo sfregiatore e da lì cominciò il declino della fioraia della Scala.





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