Escluso il cane

Rino Gaetano“Escluso il cane” è una bellissima canzone di Rino Gaetano del 1977. Il brano è un’amara riflessione di uomo solo che non riesce a trovare, intorno sé, una consolazione alla perdita di un grande amore.

Chi mi dice ti amo?
Chi mi dice ti amo?
Ma togli il cane!
Escluso il cane
tutti gli altri son cattivi,
pressoché poco disponibili,
miscredenti e ortodossi
di aforismi perduti nel nulla.

Chi mi dice ti amo?
Chi mi dice ti amo?
Se togli il cane,
escluso il cane,
non rimane che gente assurda
con le loro facili soluzioni,
nei loro occhi c’è un cannone
e un elisir di riflessione…

E tu non torni qui da me!
Perché non torni più da me?

Chi mi dice ti amo?
Chi mi dice ti amo?
Ma togli il cane!
Escluso il cane…
paranoia e dispersione,
inerzia grigia e film d’azione,
allestite anche le unioni
dalle ditte di canzoni…

E tu non torni più da me!
Perché non torni più da me?
E tu non torni qui da me!
Perché non torni più da me?

Mio fratello è figlio unico

Bimbo“Mio fratello è figlio unico” è una canzone di Rino Gaetano che dà il nome all’omonimo album del 1976. Il brano è una delle canzoni più celebri di Rino Gaetano e rappresenta una critica ad una società che non vede più gli sfruttati, i sottomessi, che segue la pubblicità, e critica senza conoscere. E questo fratello, così diverso, rimane un figlio unico.

Mio fratello è figlio unico
perché non ha mai trovato il coraggio
di operarsi al fegato
e non ha mai pagato per fare l’amore,
e non ha mai vinto un premio aziendale,
e non ha mai viaggiato in seconda classe
sul rapido Taranto – Ancona,
e non ha mai criticato un film
senza mai prima vederlo.

Mio fratello è figlio unico
perché è convinto che Chinaglia
non può passare al Frosinone,
perché è convinto che nell’amaro benedettino
non sta il segreto della felicità,
perché è convinto che anche chi non legge Freud
può vivere cent’anni,
perché è convinto che esistono ancora gli sfruttati,
malpagati e frustrati.

Mio fratello è figlio unico,
sfruttato, represso, calpestato, odiato…
e ti amo Mario!
Mio fratello è figlio unico,
deriso, frustrato, picchiato, derubato…
e ti amo Mario!
Mio fratello è figlio unico,
dimagrito, declassato, sottomesso, disgregato…
e ti amo Mario!
Mio fratello è figlio unico,
frustrato, derubato, sottomesso…
e ti amo Mario!
Mio fratello è figlio unico,
deriso, declassato, frustrato, dimagrito…
e ti amo Mario!
Mio fratello è figlio unico,
malpagato, derubato, deriso, disgregato…
e ti amo Mario!

Aida

Donna“Aida” è una delle canzoni più belle di Rino Gaetano. Uscito nel 1977, il brano parla di quasi cinquant’anni di storia italiana vista negli occhi di una donna, Aida.

Lei sfogliava i suoi ricordi
le sue istantanee
i suoi tabù
le sue madonne i suoi rosari
e mille mari
e alalà
I suoi vestiti di lino e seta
le calze a rete
Marlene e Charlot
e dopo giugno il gran conflitto
e poi l’Egitto
un’altra età
marce svastiche e federali
sotto i fanali
l’oscurità
e poi il ritorno in un paese diviso
nero nel viso
più rosso d’amore
Aida come sei bella
Aida le tue battaglie
i compromessi
la povertà
i salari bassi la fame bussa
il terrore russo
Cristo e Stalin
Aida la costituente
la democrazia
e chi ce l’ha
e poi trent’anni di safari
fra antilopi e giaguari
sciacalli e lapin
Aida come sei bella

Ma il cielo è sempre più blu

Rino GaetanoRino Gaetano è stato un importante cantautore italiano. La sua musica è molto orecchiabile mentre i suoi testi sono a volte complessi e criticano una certa società italiana, l’egoismo e l’ipocrisia. “Ma il cielo è sempre più blu” fa un elenco di cose che succedono, positive e negative, e che mostrano come, anche nella loro crudeltà, queste non cambiano la realtà.

Chi vive in baracca, chi suda il salario,
chi ama l’amore e i sogni di gloria,
chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria.
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio,
chi vuole l’aumento, chi gioca a Sanremo,
chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno.
Chi ama la zia, chi va a Porta Pia,
chi trova scontato, chi come ha trovato…

Ma il cielo è sempre più blu.
Ma il cielo è sempre più blu.
Chi sogna i milioni, chi gioca d’azzardo,
chi gioca coi fili, chi ha fatto l’indiano,
chi fa il contadino, chi spazza i cortili,
chi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spia…

Ma il cielo è sempre più blu.
Ma il cielo è sempre più blu.
Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca,
chi ha crisi interiori, chi scava nei cuori,
chi legge la mano, chi regna sovrano,
chi suda, chi lotta, chi mangia una volta,
chi gli manca la casa, chi vive da solo,
chi prende assai poco, chi gioca col fuoco,
chi vive in Calabria, chi vive d’amore,
chi ha fatto la guerra, chi prende il Sessanta,
chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro…

Ma il cielo è sempre più blu.
Ma il cielo è sempre più blu.
Ma il cielo è sempre più blu.
Chi è assicurato, chi è stato multato,
chi possiede ed è avuto, chi va in farmacia,
chi è morto di invidia o di gelosia,
chi ha torto o ragione, chi è Napoleone,
chi grida “al ladro!”, chi ha l’antifurto,
chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri,
chi reagisce d’istinto, chi ha perso, chi ha vinto,
chi mangia una volta, chi vuole l’aumento,
chi cambia la barca felice e contento,
chi come ha trovato, chi “tutto sommato…”,
chi sogna i milioni, chi gioca d’azzardo,
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo,
chi è stato multato, chi odia i terroni,
chi canta Prévert, chi copia Baglioni,
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia,
chi è morto d’invidia o di gelosia,
chi legge la mano, chi vende amuleti,
chi scrive poesie, chi tira le reti,
chi mangia patate, chi beve un bicchiere,
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere…

Ma il cielo è sempre più blu.
Ma il cielo è sempre più blu.