Mi distruggerai

Notre Dame de Paris“Mi distruggerai” è una delle canzoni scritte da Riccardo Cocciante per la versione italiana di Notre Dame de Paris, musical del 1998. Il brano è cantato dal Frollo, che rappresenta un prete innamorato della bella zingara Esmeralda e, non potendo averla, le dedica tutto il suo amore e tutto il suo rancore.

Io so cos’è la passione,
ma non lo so se è veleno.
Io non so più cosa sono
e se ragiono o se sogno.
Annego e il mare è lei,
sento i sentimenti miei
che non ho sentito mai,
l’onda che non affrontai.

Mi distruggerai! Mi distruggerai!
E ti maledirò finché avrò vita e fiato!
Mi distruggerai! Mi distruggerai!
Tu mi hai gettato nell’abisso di un pensiero fisso.
Tu mi distruggerai! Mi distruggerai!
Mi distruggerai!

Io cado in te, tentazione,
e tutto al diavolo va:
la scienza e la religione,
e virtù e castità.
Io guardo un orlo di gonna
e vedo abissi di donna,
la gonna gira e mai,
mai, per me la toglierai

Mi distruggerai! Mi distruggerai!
E maledico te perché di te non vivo!
Mi distruggerai! Mi distruggerai!
Ti abbraccio in sogno tutto il giorno e sto, di notte, sveglio.
Mi distruggerai! Mi distruggerai!
Mi distruggerai!

E quel mio cuore d’inverno
è un fiore di primavera
e brucia dentro l’inferno
come se fosse di cera,
sei tu che soffi sul fuoco,
tu, bella bocca straniera.
Ti spio, ti voglio, t’invoco,
io sono niente e tu vera!

Mi distruggerai! Mi distruggerai!
E ti maledirò finché avrò vita e fiato!
Mi distruggerai! Mi distruggerai!
Tu mi hai gettato nell’abisso di un pensiero fisso!
Tu i distruggerai! Mi distruggerai!
Mi distruggerai!

Mi distruggerai!
Mi distruggerai! Mi distruggerai!
Mi distruggerai!

Bella senz’anima

Questo brano è del 1974 e segnò notevolmente gli anni ’70 e la carriera di Cocciante. Si rivelò subito un grandissimo successo in Italia ed anche in Sud America, Francia e Germania. All’epoca fece molto scandalo la frase “…e adesso spogliati” che non venne censurata e che contribuì notevolmente al successo della canzone.

E adesso siediti
su quella seggiola
Stavolta ascoltami
senza interrompere
è tanto tempo che
volevo dirtelo

Vivere insieme a te
è stato inutile
tutto senz’allegria
senza una lacrima
niente da aggiungere
ne da dividere

Nella tua trappola
ci son caduto anch’io
avanti il prossimo
gli lascio il posto mio
povero diavolo
che pena mi fa

E quando a letto lui
ti chiederà di più
glielo concederai
perché tu fai così
come sai fingere
se ti fa comodo

adesso so chi sei
e non ci soffro più
e se verrai di là
te lo dimostrerò
e questa volta tu
te lo ricorderai

e adesso spogliati
come sai fare tu
ma non illuderti
io non ci casco più
tu mi rimpiangerai
bella senz’anima

Margherita

MargheritaRiccardo Cocciante è un celebre cantautore che ha caratterizzato la storia della musica italiana degli anni ’70-’80 rimanendo sempre molto versatile ed eclettico.
“Margherita” è una delle sue canzoni più famose ed amate dal grande pubblico. Molto romantica, è un inno alla donna amata.

Io non posso stare fermo
con le mani nelle mani,
tante cose devo fare
prima che venga domani.

E se lei già sta dormendo
io non posso riposare,
farò in modo che al risveglio
non mi possa più scordare.

Perché questa lunga notte
non sia nera più del nero
fatti grande, dolce luna,
e riempi il cielo intero.

E perché quel suo sorriso
possa ritornare ancora
splendi sole domattina
come non hai fatto ancora.

E per poi farle cantare
le canzoni che ha imparato
io le costruirò un silenzio
che nessuno ha mai sentito,

sveglierò tutti gli amanti,
parlerò per ore ed ore,
abbracciamoci più forte
perché lei vuole l’amore.

Poi corriamo per le strade
e mettiamoci a ballare
perché lei vuole la gioia,
perché lei odia il rancore.

Coi secchi di vernice
coloriamo tutti i muri
case, vicoli e palazzi
perché lei ama i colori.

Raccogliamo tutti i fiori
che può darci primavera,
costruiamole una culla
per amarci quando è sera.

Poi saliamo su nel cielo
e prendiamole una stella
perché Margherita è buona,
perché Margherita è bella,

perché Margherita è dolce
perché Margherita è vera,
perché Margherita ama,
e lo fa una notte intera.

Perché Margherita è un sogno,
perché Margherita è sale,
perché Margherita è il vento
e non sa che può far male.

Perché Margherita è tutto
ed è lei la mia pazzia.
Margherita… Margherita…
Margherita adesso è mia!

Celeste nostalgia

NostalgiaQuesta canzone dei primi anni ’80 è una delle canzoni di svolta di Cocciante: segna il confine tra i testi degli anni ’70, pieni di rabbia e rancore, con quelli delle canzoni successive. Qui la melodia, come il testo, è dolcemente malinconico e la tematica principale è il rimpianto. Amata da sempre, “Celeste nostalgia” è stata anche utilizzata nel finale di “Sapore di Sale” del 1983, uno dei film migliori di Carlo Vanzina.

Avevi ragione tu, mia cara,
la vita non dura mai una sera,
il tempo di una follia
che breve poi fugge via
e poi
cosa rimane dentro noi?
Questa celeste nostalgia,
questo saperti da sempre ancora,
ancora mia.
Mia.

Il bene profondo non si offende,
si spegne se è il caso
e poi si accende,
passione violenta sia,
comprendimi amica mia,
tu puoi.

Tutto normale tra di noi,
cara celeste nostalgia,
dolce compagna di storie d’amore,
sempre mia.
Sempre mia

Vedete un’estate sopra un treno,
partire su un’auto
e andar lontano,
quel lampo negli occhi: ciao!
Fa male d’accordo, ciao.

Ma tu
dentro di me non muori più,
azzurra celeste nostalgia,
qualche parola affettuosa
un po’ contro però
per noi forse no.

Amore più grande, amica mia,
cara celeste nostalgia,
un’ora, un giorno, una vita
che cosa vuoi che sia?
… che sia?

Amore più grande, amica mia,
cara celeste nostalgia,
un’ora, un giorno, una vita
che cosa vuoi che sia?