Aida

Aida è un’opera di Giuseppe Verdi, rappresentata per la prima volta a Il Cairo nel 1871, dopo l’inaugurazione del Canale di Suez: era stato lo stesso Ismail Pascià, kedivé d’Egitto, a chiedere al compositore parmense di scrivere un pezzo per celebrare la colossale opera egiziana.

Aida

Riassunto della storia:
Il libretto, di Antonio Ghislanzoni, narra la storia di una schiava etiope, Aida, innamorata del guerriero egiziano Radamés. Quando questi viene designato dal faraone per guidare l’esercito contro il re etiope Amonasro, che ha organizzazato una spedizione per liberare la figlia Aida, la giovane è combattuta tra i due sentimenti. Radamés, per una involontaria rivelazione, sarà condannato a morte dal faraone e Aida sceglierà di morire con lui.

Nabucco

Nabucco è una celebre opera di Giuseppe Verdi. E’ stata presentata, per la prima volta, al Teatro alla Scala di Milano, il 9 marzo 1842.
Quest’opera parla della prigionia degli ebrei e della loro oppressione, ma questa oppressione era la stessa che Verdi vedeva per gli italiani prima dell’unificazione.

Nabucco

Riassunto della storia:
Gli Ebrei a Gerusalemme si lamentano per il loro destino perché sono stati sconfitti da Nabucco, il re di Babilonia.
Zaccaria è potenfice di Gerusalemme e cerca di sollevare l’umore degli Ebrei. Fenena, figlia di Nabucco, viene catturata e Ismaele, nipote del re di Gerusalemme, la controlla.
Fenena, però, è innamorata di Ismaele e anche lui di lei e cercano di fuggire insieme. Arriva in quel momento Abigaille, l’altra figlia di Nabucco e anche lei innamorata di Ismaele, e quando scopre la loro fuga minaccia Fenena.
Fenena diventa governatrice della città di Gerusalemme e si converte all’ebraismo liberando tutti gli schiavi ebrei. Abigaille entra con la forza in Gerusalemme con un piccolo esercito. Ma arriva anche Nabucco che riprende la corona e maledice il Dio degli Ebrei. Appena dice queste parole viene però fulminato e cade a terra.
Abigaille prende la corona, si dichiara nuova regina e condanna a morte tutti gli Ebrei.
Nabucco sa che così morirà anche sua figlia Fenena e si converte anche lui all’ebraismo pregando Dio di aiutarlo. Una parte dell’esercito quando vede che Nabbuco sta di nuovo bene lo aiuta contro Abigaille.
Nabucco riprende la corona e Abigaille si avvelena chiedendo perdono. Zaccaria predice che Nabucco governerà su tutti i popoli della terra.

La Traviata

La Traviata è una famosa opera di Verdi ispirata dal libro La Signora delle camelie, di Alexadre Dumas. La prima rappresentazione di quest’opera è stata al Teatro La Fenice di Venezia, il 6 marzo 1853.

La Traviata

Riassunto della storia:
Violetta Valery è una donna famosa nei salotti parigini per la sua dubbia moralità. Viloletta, infatti, ha avuto diversi amanti (tutto è follia nel mondo ciò che non è piacer) e ora è legata al barone Douphol. Un giorno si presenta Alfredo Germont e i due, Alfredo e Violetta, ballano fino a quando Violetta si sente poco bene. Alfredo, in quel momento, le dice di essere innamorato di lei e Violetta gli regala una camelia e gli dice di tornare quando la camelia sarà appassita.
Violetta ha paura di innamorarsi (Saria per me sventura un serio amore?) ma il suo amore è più forte.
Comincia così la storia d’amore tra Violetta e Alfredo e lei vende tutte le sue ricchezze per riuscire a vivere con lui. Ma i problemi economici spingono Alfredo a parlare con suo padre, Giorgio.
Giorgio Germont va da Violetta e la prega di lasciare Alfredo, perché questa storia sta rovinando la reputazione della sua famiglia e la sorella di Alfredo rischia di essere rifiutata dal suo futuro marito. Violetta non vorrebbe ma alla fine accetta perché crede che sia la cosa migliore per Alfredo e la sua famiglia, torna dal barone Douphol e scrive ad Alfredo di dimenticarla.
Ad una festa Alfredo incontra Violetta (pietà gran Dio di me!) e per vendicarsi le lancia dei soldi davanti agli altri, trattando la donna come una prostituta che disperata grida: Alfredo, di questo cuore non puoi comprendere tutto l’amore!
Violetta sai di essere malata di tisi e che sta per morire. Il padre di Alfredo allora dice tutto al figlio che, saputa la verità, corre da Violetta. La donna è felice di vedere Alfredo. I due parlano dei giorni felici e sognano il futuro, ma ormai Violetta non ce la fa più (dunque fu delirio la credula speranza!). La donna augura ad Alfredo di vivere felice, le regala il suo medaglione e muore tra le sua braccia.

>> Libretto

>> Aria: Libiamo ne’ lieti calici
>> Aria: Sempre libera!
>> Aria: Amami Alfredo

Marcia trionfale

Aida è un’opera di Giuseppe Verdi, rappresentata per la prima volta a Il Cairo nel 1871, dopo l’inaugurazione del Canale di Suez: era stato lo stesso Ismail Pascià, kedivé d’Egitto, a chiedere al compositore parmense di scrivere un pezzo per celebrare la colossale opera egiziana. Il libretto, di Antonio Ghislanzoni, narra la storia di una schiava etiope, Aida, innamorata del guerriero egiziano Radamés. Quando questi viene designato dal faraone per guidare l’esercito contro il re etiope Amonasro, che ha organizzazato una spedizione per liberare la figlia Aida, la giovane è combattuta tra i due sentimenti. Radamés, per una involontaria rivelazione, sarà condannato a morte dal faraone e Aida sceglierà di morire con lui. In questa scena vediamo la celebre Marcia Trionfale, uno dei pezzi più famosi, qui rappresentato alla Scala di Milano nel 2006.

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