Summer on a solitary beach

Spiaggia solitaria“Summer on a solitary beach” è una bellissima canzone di Franco Battiato del 1981 e appartiene all’album “La voce del padrone”. Il brano mostra delle immagini di un’estate solitaria, sospesa nel tempo, in cui si rincorrono vecchi ricordi felici, di cinema all’aperto, di voci, di grandi hotel. Ma le immagini sono accompagnate da una preghiera al mare affinché ci porti con sé.

Passammo l’estate
su una spiaggia solitaria
e ci arrivava l’eco di un cinema all’aperto,
e sulla sabbia un caldo tropicale
dal mare.

E nel pomeriggio
quando il sole ci nutriva
di tanto in tanto un grido copriva le distanze
e l’aria delle cose diventava
irreale.

Mare! Mare! Mare, voglio annegare!
Portami lontano a naufragare!
Via, via! Via da queste sponde!
Portami lontano sulle onde!

A wonderful summer
on a solitary beach
against the sea
“Le grand hotel Sea-Gull Magique”
Mentre lontano un minatore bruno tornava.

Mare! Mare! Mare, voglio annegare!
Portami lontano a naufragare!
Via, via! Via da queste sponde!
Portami lontano sulle onde!

Centro di gravità permanente

La voce del padrone“Centro di gravità permanente” è una celebre canzone di Franco Battiato del 1983, contenuta nell’album “La voce del padrone”. Il brano, tra libere associazioni e nonsense, è un rifiuto dell’incoerenza che si manifesta costantemente e l’affermazione della libertà di esprimere opinioni al di fuori del coro.

Una vecchia bretone
con un cappello e un ombrello
di carta di riso e canna di bambù,
capitani coraggiosi,
furbi contrabbandieri macedoni,
gesuiti euclidei
vestiti come dei bonzi per entrare a corte
degli imperatori
della dinastia dei Ming.

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e, sulla gente.
Avrei bisogno di…
Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente
Over and over again.

Per le strade di Pechino
erano giorni di maggio
tra noi si scherzava a raccogliere ortiche.
Non sopporto i cori russi,
la musica finto rock, la new wave italiana,
il free jazz punk inglese,
neanche la nera africana.

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente
avrei bisogno di
cerco un centro di gravita’ permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente
Over and over again.

You are a woman in love baby, come into my life,
baby, i need your love,
I want your love
over and over again.

Cuccurucucù

Isola“Cuccurucucù” è una canzone scritta e cantata da Franco Battiato. Il brano appartiene all’album “La voce del padrone” del 1981, il primo album italiano ad aver superato il milione di copie vendute. La canzone, con un ritmo incalzante, è un insieme di letteratura, religione, filosofia confondendo il nonsense e gli accostamenti più geniali.

Cuccurucucu Paloma
ahi ahi ahi ahi cantava
Cuccurucucu Paloma
ahi ahi ahi ahi cantava.

Le serenate all’ istituto magistrale
nell’ ora di ginnastica o di religione,
per carnevale suonavo sopra i carri in maschera
avevo già la luna e urano nel leone.
“il mare nel cassetto”,
“le mille bolle blù”,
da quando sei andata via non esisto più!
“il mondo è grigio il mondo è blu”

Cuccurucucu Paloma
ahi ahi ahi ahi cantava
Cuccurucucu Paloma
ahi ahi ahi ahi cantava.

L’ira funesta dei profughi afghani
che dal confine si spostarono nell’ Iran,
cantami o diva dei pellerossa americani,
le gesta erotiche di Squaw “pelle di luna”.
Le penne stilografiche con l’inchiostro blu,
la barba col rasoio elettrico non la faccio più!
“il mondo è grigio il mondo è blu”.

Cuccurucucu Paloma
ahi ahi ahi ahi cantava
Cuccurucucu Paloma
ahi ahi ahi ahi cantava.

Lady madonna
i can try
with a little help from my friends.
Oh goodbye Ruby Tuesday!
Come on baby let’s twist again!
Once upon a time
you dressed so fine, Mary,
like just a woman,
like a rolling stone.

Il carmelo di Echt

Edith Stein“Il carmelo di Echt” è una canzone scritta da Juri Carmisaca e cantata, in questa versione, da Franco Battiato. Il brano parla di Edith Stein, la filosofa ebrea che si è convertita al cattolicesimo. Per salvarle la vita i religiosi mandano Edith Stein nel carmelo di Echt, in Olanda. Ma qui viene presa dai nazisti e portata ad Auschwitz dove muore nelle camere a gas il 9 agosto 1942. Così Giovanni Paolo II ne parla: «una figlia d’Israele, che durante le persecuzioni dei nazisti è rimasta unita con fede ed amore al Signore Crocifisso, Gesù Cristo, quale cattolica ed al suo popolo quale ebrea». Edith Stein infatti avrebbe potuto salvarsi, ma ha scelto di condividere la sorte del suo popolo.

E per vivere in solitudine nella pace e nel silenzio
ai confini della realtà,
mentre ad Auschwitz soffiava forte il vento
e ventilava la pietà,
hai lasciato le cose del mondo,
il pensiero profondo dai voli insondabili,
per una luce che sentivi dentro, le verità invisibili.

Dove sarà Edith Stein?
Dove sarà?

I mattini di maggio riempivano l’aria
i profumi nei chiostri del carmelo di Echt.
Dentro la clausura qualcuno che passava
selezionava gli angeli.
E nel tuo desiderio di cielo una voce nell’aria si udì:
gli ebrei non sono uomini.
E sopra un camion o una motocicletta che sia
ti portarono ad Auschwitz.

Dove sarà Edith Stein?
Dove sarà?

E per vivere in solitudine nella pace e nel silenzio
nel carmelo di Echt.

Sentimiento nuevo

Eros‎”Sentimiento nuevo”, nonostante il titolo in spagnolo, è una delle più belle canzoni di Franco Battiato. Il brano è apparso nel 1981 nell’album “La voce del padrone” ed è un’esaltazione dell’eros nella sua forma più completa e passionale, “l’eros che si fa parola” appunto.

Es un sentimiento nuevo,
che mi tiene alta la vita.
La passione nella gola
l’eros che si fa parola…

Le tue strane inibizioni
non fanno parte del sesso,
i desideri mitici
di prostitute libiche,
il senso del possesso
che fu pre-alessandrino…
la tua voce come il coro delle
sirene di Ulisse m’incatena
ed è bellissimo perdersi in
quest’incantesimo,
è bellissimo perdersi in
quest’incantesimo.

Tutti i muscoli del corpo
pronti per l’accoppiamento.
Nel Giappone delle geishe
si abbandonano all’amore…
Le tue strane inibizioni
che scatenano il piacere,
lo shivaismo tantrico
di stile dionisiaco,
la lotta pornografica
dei Greci e dei Latini…
la tua pelle come un’oasi nel
deserto ancora mi cattura
ed è bellissimo perdersi in
quest’incantesimo
è bellissimo perdersi in
quest’incantesimo

I desideri mitici
di prostitute libiche,
il senso del possesso
che fu pre-alessandrino…
la tua voce come il coro delle
sirene di Ulisse m’incatena
ed è bellissimo perdersi in
quest’incantesimo
è bellissimo perdersi in
quest’incantesimo
quest’incantesimo