Ti ricordo ancora

Bambino“Ti ricordo ancora” è una canzone di Fabio Concato del 1984. Il brano, con molta tenerezza e delicatezza, parla dell’omosessualità e lo fa parlando di un bambino che ha fatto parte dell’infanzia del cantante. Questo bambino era più sensibile e affettuoso ma i suoi gesti venivano visti male dal suo maestro. E il cantante lo ricorda ancora e si augura che non sia cambiato nulla nel suo cuore.

E ti ricordo ancora,
le braghe corte di tuo fratello e le gambe viola,
tua mamma stanca costretta a farti un po’ da padre
me la ricordo ancora tutta bianca.
E ti ricordo ancora,
l’ingenuità, la tua tenerezza disarmante,
eri un omino ma dentro avevi un cuore grande
che batteva forte un po’ per me.
E ti ricordo ancora,
dimmi che non è cambiato niente da allora,
chissà se parli ancora agli animali,
se ti commuovi davanti a un film.
E ti ricordo ancora,
nei pomeriggi di primavera al doposcuola,
tu mi parlavi di una colonia sopra il mare
“vienimi a trovare che si sta bene”.
E ti ricordo ancora,
quando scoprirono che mi accarezzavi piano
e mi ricordo che mi tremavano le mani
ed un maestro antico che non capiva.
E ti ricordo ancora,
dimmi che non è cambiato niente da allora
chissà se parli ancora agli animali
se ti commuovi davanti a un film.

Rosalina

Rosalina“Rosalina” è una canzone di Fabio Concato del 1984. Il brano è una dichiarazione d’amore per una donna non proprio magrissima. Rosalina, la destinataria, ama mangiare, cantare, ridere: è una donna allegra e si gode la vita anche se non rientra nello stereotipo della bella ragazza magra. “Hai fatto caso che le magre sono tristi?”.

Rosalina, Rosalina
tutto il giorno in bicicletta
fino a sera, sera
chissà i polpacci, poveretta!
Fino a sera, sera,,
chissà che piedi gonfi avrai!
Rosalina, Rosalina
a me piaci grassottina
ma quando è sera, sera,
ti sento masticare.
Quando è sera, sera,
t’ammazzi con i bignè.
Amore mio ti voglio bene come sei,
sei eccitante al punto che ti sposerei
novanta chili di libidine e bontà
e poi vedrai, un po’ di moto ti aiuterà.
Rosalina, Rosalina
tutto il giorno in bicicletta
fino a sera, sera,
chissà i polpacci, poveretta!
fino a sera, sera,
chissà che piedi gonfi avrai!
Mia madre dice che col tempo dimagrirai
ma non importa, amore, non cambiare mai!
Hai fatto caso che le magre sono tristi
invece tu hai sempre voglia di cantare?
Rosalina, Rosalina
la mia bella farfallina
che pedala e canta,
canta finché muore il sole
e quando è sera, sera
ti sento masticare,
e quando è sera, sera,
t’ammazzi con i bignè. Olè.