Questa canzone di Francesco De Gregori parla di una storia d’amore finita nel periodo natalizio.
C’è la luna sui tetti e c’è la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scommetto che nevica, tra due giorni Natale
ci scommetto dal freddo che fa.
E da dietro la porta sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù
un peccato davvero ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.
E tu scrivimi, scrivimi per il bene che conti
per i conti che non tornano mai
se ti scappa un sorriso e ti si ferma sul viso
quell’allegra tristezza che ci hai
Qui la gente va veloce ed il tempo corre piano
come un treno dentro a una galleria
tra due giorni è Natale e non va bene e non va male
buonanotte torna presto e così sia.
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.
“Caro bambino Gesù” è una canzone cantata da Andrea Bocelli e contenuta nell’album “”My Christmas” del 2009. Il brano è la preghiera di un bambino povero che scrive a Gesù bambino per invitarlo a giocare con lui.
Caro Gesù bambino,
tu che sei tanto buono,
fammi questo piacer:
lascia una volta il cielo
e vieni a giocar,
a giocare con me.
Lo sai, il babbo è povero
ed io non ho giocattoli,
Sono un babino buono
come lo fosti tu.
Vedrai, pero, se vieni
noi ci divertiremo,
anche senza balocchi
vieni, bambin Gesù.
Questa versione di Bianco Natale è stata cantata da Irene Grandi nel 2008.
Col bianco tuo candor, neve
sai dar la gioia ad ogni cuor,
è Natale ancora
la grande festa
che sa tutti conquistar.
Un canto vien dal ciel, lento
che con la neve dona a noi
un Natale pieno d’amor
un Natale di felicità.
I’m dreaming of a White Christmas,
Just like the ones I used to know,
Where the treetops glisten and children listen
To hear sleighbells in the snow.
E viene giù dal ciel, lento
un dolce canto ammaliator,
che mi dice, spera anche tu
è Natale non soffrire più.
Mai più mai più, mai più,
Dreaming on Christmas Time,
Dreaming on a White Christmas,
Dreaming on Christmas Time,
Dreaming on a White Christmas,
Dreaming on Christmas Time,
Dreaming on a White Christmas,
Dalle stelle fino a quaggiù
E’ Natale non soffrire più
più, più. E’ Natale non soffrire più!
Questa canzone non è un semplice augurio di buon Natale. Renato Zero parla del dolore di chi soffre, di chi è umiliato e di chi non c’è più. E’ una poesia in musica per riflettere.
E arriverà Natale,
anche quest’anno arriverà,
Natale per chi resta, per chi va.
Natale da una lira,
Natale ricco o no.
Bambini per un giorno, per un po’.
Vorrei che il tuo Natale
risplendesse dentro te,
che soffri e stare al mondo sai cos’è.
Per te che non hai storie
da raccontare ormai.
Le fate son drogate,
malati i sogni tuoi!
Vorrei dire buon Natale
e dividerlo con te.
Con te che hai perso la speranza
e hai paura come me.
Un tempo non lontano
i doni appesi tutto intorno al camino,
nessuno violentava,
quel sogno che per mano ti portava.
Giocavi allo sceriffo
e per te un buono non era un fesso.
E il bersaglio era finto.
Non era un uomo steso sul cemento.
E non c’erano i brutti,
quel giorno li erano d’accordo tutti.
Sia chi ha gli occhi lunghi,
la pelle nera o i capelli biondi!
Natale da una lira,
Natale ricco o no,
Bambini per un giorno, per un po’.
Perché non fosse una parola il bene,
perché ogni bomba diventasse pane.
Io vorrei che almeno un giorno
quella cometa facesse ritorno!
E un campo di battaglia desse grano
per quella morte con la falce in mano.
E al ventre di una donna, il suo bambino,
e breve o lungo ad ognuno il suo destino!
Vorrei dire buon Natale
finché c’è chi ascolterà!
Finché si farà l’amore,
finché un uomo pregherà!