Il giocatore di biliardo

Biliardo“Il giocatore di biliardo” è una canzone di Angelo Branduardi del 1998. Il brano racconta la vita di un giocatore da biliardo, appunto, preso nelle sue illusioni: un verde che non è prato, un buio che non è notte, una luce che non è luna. Ma questo gioco è in fondo la vita stessa. Dove per sempre vuol dire mai più.

Soltanto l’erba sull’altopiano
è verde un po’ di più,
ma non c’è da pensarci su,
non c’è da stenderci su la mano
cercando di capire
qual’è il punto dove colpire.
Tic-tac tic-tac,
per ogni geometria,
tic-tac tic-tac,
ci vuole fantasia.
C’e una luce che luna non è,
in un buio che notte non è,
e una voce che voce non è
che non parla ma parla di me.

D’improvviso mi brucia la mano
l’aria verde del panno sul piano.
Tic-tac.
Ed il gioca si porta via
rotolando la vita mia.

Ecco perché si trattiene il fiato
finché si resta giù
e per sempre vuol dire mai più.
Tic-tac tic-tac.
Per ogni geometria…
tic-tac tic-tac…
ci vuole fantasia.

C’e una luce che luna non è,
in un buio che notte non è,
e una voce che voce non è,
che non parla ma parla di me.

E di colpo mi sfiora la mano
l’erba verde di questo altopiano.
Tic-tac.
Ed il gioco si porta via
rotolando la vita mia.

Il Sultano di Babilonia e la prostituta

San Francesco“Il Sultano di Babilonia e la prostituta” è una bella canzone di Angelo Branduardi del 2000. Il brano è contenuto nell’album “L’infinitamente piccolo” che è interamente dedicato alla vita di San Francesco. In questa canzone si raccontano due episodi della vita del Santo: il suo viaggio nel mondo arabo e la tentazione da parte di una donna.

Frate Francesco partì una volta per oltremare
fino alle terre di Babilonia a predicare,
coi suoi compagni sulla via dei Saracini
furono presi e bastonati, i poverini.

Frate Francesco parlò
E così bene predicò
Che il Gran Sultano ascoltò
e molto lo ammirò,
lo liberò dalle catene…
così Francesco partì per Babilonia a predicare.

Frate Francesco si fermò per riposare
ed una donna gli si volle avvicinare:
bello il suo volto ma velenoso il suo cuore,
con il suo corpo lo invitava a peccare.

Frate Francesco parlò:
“Con te io peccherò”
Nel fuoco si distese,
le braccia a lei protese.
Lei si pentì, si convertì…
così Francesco partì per Babilonia a predicare

Frate Francesco partì una volta per oltremare
Fino alle terre di Babilonia a predicare,
coi suoi compagni sulla via dei Saracini
furono presi e bastonati, i poverini.

Frate Francesco parlò
e così bene predicò
che il Gran Sultano ascoltò
e molto lo ammirò,
lo liberò dalle catene…
così Francesco partì per Babilonia a predicare.

Frate Francesco si fermò per riposare
ed una donna gli si volle avvicinare:
bello il suo volto ma velenoso il suo cuore,
con il suo corpo lo invitava a peccare.

Frate Francesco parlò:
“Con te io peccherò”.
Nel fuoco si distese,
le braccia a lei protese.
Lei si pentì, si convertì…
così Francesco partì per Babilonia a predicare.