La Gioconda

La Gioconda è un’opera di Amilcare Ponchielli. Rappresentata per la prima volta a La Scala di Milano, l’8 aprile 1876, l’opera è stata modificata varie volte. Oggi è una delle opere più amate dal grande pubblico.

La Gioconda

Riassunto della storia:
Durante la festa di Carnevale a Venezia, una ragazza di nome Gioconda e sua madre sono in strada. La madre di Gioconda è cieca. Appare un uomo che si chiama Barnaba che vuole che Gioconda si innamori di lui, ma questa lo allontana anche perché è fidanzata con un altro uomo, Enzo.
Barnaba per vendicarsi di lei dice a tutti che la madre di Gioconda è una strega. Mentre la donna rischia di essere arrestata, una nobildonna, Laura, la salva ma rimane colpita da Enzo.
Enzo , infatti, era stato il grande amore di Laura ma ora lei è sposata con Alvise. Laura tenta di fuggire con lui ma Gioconda cerca di fermarli. Alvise, il marito di Laura, cerca di uccidere sua moglie ma questa volta è Gioconda a salvarla.
Barnaba intanto raggiunge Enzo e sta per ammazzarlo ma Gioconda interviene e gli dice che lei diventerà la sua donna se lui lo lascerà andare. Barnaba accetta e Gioconda fa fuggire Enzo e Laura che ormai sono amanti.
Gioconda pensa al suicidio (Suicidio! Tu sol mi resti) ma decide di farsi forza e incontra Barnaba. Mentre Barnaba si avvicina, Gioconda si trafigge con un pugnale (Volesti il mio corpo, demon maledetto? E il corpo ti do!) e Barnaba a questo punto le rivela che la madre di Gioconda è morta per mano sua (io l’ho affogata!). Gioconda però non riesce a sentire questa terribile rivelazione perché è già morta (Non ode più!).