Grazie mille

883 - Grazie mille“Grazie mille” è una canzone degli 883 del 1999. Il brano appartiene all’omonimo album che ha venduto molte copie. La canzone è un ringraziamento alla vita, nelle sue piccole cose e nelle grandi sorprese. Perché non c’è mai nulla che deve essere dato per scontato.

Quando si vedono
le montagne che non c’è foschia,
quando le vacanze iniziano
e quando poi torno a casa mia,
quando mi alzo e sento che ci sono,
quando sfreghi il naso contro il mio,
quando mi respiri vicino
sento che… sento che…

per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo
che sto vivendo…
Grazie Mille!

Quando si giocano
le coppe in tele il mercoledì,
quando sento un pezzo splendido,
che mai pensavo bello così,
quando il cane mi vuol salutare,
quando vedo i miei sorridere,
quando ho l’entusiasmo di fare
sento che… sento che…

per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo
che sto vivendo…
Grazie Mille!

Quando un microfono
non lo vorrei abbandonare mai,
quando i miei amici prendono
un’accoppiata secca alla SNAI,
quando il mondo mi sembra migliore,
anche solo per un attimo,
quando so che ce la posso fare
sento che… sento che…

per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo
che sto vivendo…
Grazie Mille!

Per ogni istante, ogni giorno, ogni attimo
che mi è stato dato:
Grazie Mille!
Grazie Mille!
Grazie Mille!

Se tornerai

Max Pezzali“Se tornerai” è una canzone degli 883 del 1997, contenuta nell’album “La dura legge del gol!”. Il brano racconta una storia d’amicizia tra due ragazzi. Un’amicizia che col tempo si logora fino al giorno in cui il protagonista legge sul giornale della morte dell’amico e ricorda tutto quello che è stato e che si è perso.

Ti ricordi quell’estate?
In moto anche se pioveva,
tentavamo un po’ con tutte:
cosa non si raccontava!
Ci divertivamo anche
con delle cose senza senso,
questo piccolo quartiere
ci sembrava quasi immenso.
Poi le strade piano piano
ci hanno fatto allontanare
e il motivo, sembra strano,
non lo saprei neanche dire,
solo ti vedevo qualche volta
in giro con quegli altri,
tu che mi dicevi:
“qualche sera passerò a trovarti”.
Io che avevo i fatti miei,
ti ricordi quella
con quegli occhi grandi bianchi
che anche tu
mi dicevi: “è troppa bella”.
Forse è stato il tempo,
forse quella solitudine
che ci portiamo dentro
però, credimi,
se tornerai
magari poi
noi riconquisteremo tutto
come tanti anni fa
quando per noi
forse la vita era più facile.
Forse è stato il tempo,
forse quella solitudine
che ci portiamo dentro
troppo grande per noi.
Ti ho rivisto stamattina,
sul giornale la tua foto
steso su quella panchina
non sembravi neanche tu.
Forse te la sei cercata,
forse non sei stato forte
non m’importa ma non so
se eri pronto per la morte.
Io che ho sempre i fatti miei
con un’altra donna
con degli occhi grandi
che anche tu
mi diresti: “è troppo bella”.
Forse è stato il tempo,
forse quella solitudine
che ci portiamo dentro
però, credimi,
se tornerai
magari poi
noi riconquisteremo tutto,
come tanti anni fa
quando per noi
forse la vita era più facile.
Se tornerai
magari poi
noi riconquisteremo tutto
come tanti anni fa
quando per noi
forse la vita era più facile.

Come mai

Gli 883 sono stati un gruppo molto popolare tra gli adolescenti negli anni Novanta. Una delle loro canzoni di maggiore successo è stata Come mai, del 1993, inserita nell’album Nord sud ovest est. Ne esiste anche una versione in spagnolo, intitolata Quien seras.

Le notti non finiscono all’alba nella via
le porto a casa insieme a me, ne faccio melodia
e poi mi trovo a scrivere chilometri di lettere,
sperando di vederti ancora qui.

Inutile parlarne sai, non capiresti mai;
seguirti fino all’alba e poi vedere dove vai;
mi sento un po’ bambino, ma lo so con te non finirà
il sogno di sentirsi dentro un film.

E poi all’improvviso, sei arrivata tu:
non so chi l’ha deciso, m’hai preso sempre più;
una quotidiana guerra con la razionalità,
ma vada bene purché serva, per farmi uscire…

Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me;
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te.
Dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui,
qui seduto in una stanza, pregando per un sì.

Gli amici se sapessero che sono proprio io;
pensare che credevano, che fossi quasi un Dio,
perché non mi fermavo mai, nessuna storia inutile:
uccidersi d’amore ma per chi.

Lo sai all’improvviso, sei arrivata tu:
non so chi l’ha deciso, m’hai preso sempre più;
una quotidiana guerra, con la razionalità,
ma va bene pur che serva, per farmi uscire…

Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me;
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te.
Dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui,
qui seduto in una stanza, pregando per un sì.

Dimmi come mai, ma chi sarai per fare questo a me;
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te.
Dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui,
qui seduto in una stanza pregando per un sì.

Gli anni

883Gli 883 sono un gruppo che ha avuto molto successo nella generazione degli anni ’90, diventando per molti anni uno dei gruppi più conosciuti tra i giovani. “Gli anni” esce nel 1996 nell’album “La donna il sogno & il grande incubo” e parla del tempo che passa nel mondo e in una storia d’amore ormai naufragata.

Stessa storia, stesso posto, stesso bar
stessa gente che vien dentro consuma e poi va
non lo so che faccio quì
esco un po’
e vedo i fari delle auto che mi
guardano e sembrano chiedermi chi cerchiamo noi
Gli anni d’oro del grande Real
gli anni di Happy days e di Ralph Malph
gli anni delle immense compagnie
gli anni in motorino sempre in due
gli anni di che belli erano i film
gli anni dei Roy Rogers come jeans
gli anni di qualsiasi cosa fai
gli anni del tranquillo siam qui noi
siamo qui noi
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
una coppia che conosco ci avrà la mia età
come va
salutano
così io
vedo le fedi alle dita di due
che porco giuda potrei essere io qualche anno fa
Gli anni d’oro del grande Real
gli anni di Happy days e di Ralph Malph
gli anni delle immense compagnie
gli anni in motorino sempre in due
gli anni di che belli erano i film
gli anni dei Roy Rogers come jeans
gli anni di qualsiasi cosa fai
gli anni del tranquillo siam qui noi
siamo qui noi
siamo qui noi
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
stan quasi chiudendo
poi me ne andrò a casa mia
solo lei
davanti a me
cosa vuoi
il tempo passa per tutti lo sai
nessuno indietro lo riporterà neppure noi
Gli anni d’oro del grande Real
gli anni di Happy days e di Ralph Malph
gli anni delle immense compagnie
gli anni in motorino sempre in due
gli anni di che belli erano i film
gli anni dei Roy Rogers come jeans
gli anni di qualsiasi cosa fai
gli anni del tranquillo siam qui noi
siamo qui noi