San Giovanni Bosco

Oggi è un santo, secondo la Chiesa cattolica, ma San Giovanni Bosco è chiamato semplicemente “don Bosco”, con quel titolo affettuoso che la santità non gli ha privato nel cuore dei fedeli. L’importanza di don Bosco sta tutta nella sua creazione che ha segnato intere generazioni di italiani, con un progetto educativo fortemente caratteristico e non scomparso nell’Italia di oggi: l’oratorio. Nato nella campagna piemontese nel 1815, Giovanni Bosco è diventato sacerdote e a Torino, città ricca ma piena di problemi sociali, don Bosco ha cominciato a cercare i ragazzi disagiati nelle strade, costretti al lavoro fin da giovani o malnutriti. Ha così deciso di radunare i giovani in un Oratorio, dove la missione educativa e quella di assistenza si univano in un progetto che salvava i ragazzi dalla sicura emarginazione, se non dalla morte. In seguito don Bosco, che ha esteso la sua attività anche all’Argentina, ha creato un ordine, i Salesiani don Bosco, che nel corso di oltre un secolo ha disseminato numerosi paesi di scuole e centri educativi di grande valore. Ma soprattutto don Bosco ha creato un modello che ogni chiesa cattolica possiede: un oratorio, dove di pomeriggio i ragazzi possono incontrarsi per giocare (solitamente a calcio: è dagli oratori che sono usciti i principali campioni di calcio italiani!), se vogliono anche per pregare, restando lontani dai pericoli della strada. Oggi gli oratori sono un luogo di integrazione anche per i ragazzi non cattolici.





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