Lessico – Il Dio che si fece bambino

La nascita di Cristo non è una benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame pacifica, è tragica. Notate, appena si fa Natale il benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame dopo è Santo Stefano: benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame che si versa, un martire! E quando si fa la festa dei magi c'è Erode che si turba e con lui tutta Gerusalemme si turba. E qui cominciano le benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame; si può dire c'è una benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame di fede e una pagina di paura. Dove è scatenata e inesauribile la fede, scatenata e inesauribile è la benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame. La fede è rappresentata da questi magi, la paura è rappresentata da questi benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame e da questi sommi benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame. La fede è rappresentata da chissà chi; e la politica da Erode e dai benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame religiosi. La paura! C'è benecapicosagiornopaginapaurapoliticisacerdotisanguetrame in Cristo, e c'è paura di Cristo, capite?

(da David Maria Turoldo, Il Dio che si fece bambino, Piemme p. 105)