Lessico – Il Controllo Qualità

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L’applicazione del Controllo Qualità consiste nell’assicurarsi che il prodotto sia ai requisiti espressi dal cliente effettuando, prima della consegna, tutti i controlli, le prove e le misurazioni per eliminare quei prodotti che non corrispondono ai requisiti espressi nelle specifiche.
Questa metodologia può essere considerata come il stadio dell’applicazione della qualità ed è molto utile, soprattutto, in quelle realtà in cui un errore può costare come, ad esempio, nelle industrie , in ambito aerospaziale, ecc.
Storicamente il controllo qualità iniziò a diffondersi intorno agli anni ’30, quando si iniziò a capire che i costi di scarti e rilavorazioni incidono pesantemente sulle finanze delle aziende. Con l’avvento della produzione di massa, il controllo divenne ancora più grazie al controllo statistico di processo, concetto trattato per la prima volta da Shewhart.
Questa metodologia può essere implementata solo se:
1) è definito il livello di qualità richiesto attraverso specifiche di prodotto chiare (quali sono le caratteristiche da controllare, quali sono le prestazioni attese e le tolleranze ammesse, ecc)
2) sono assicurate tutte le condizioni necessarie per ottenere la qualità
3) sono stati definiti i punti di controllo, la frequenza dei controlli e cosa controllare
4) i controlli vengono eseguiti puntualmente
5) si interviene tempestivamente per riportare la varianza del processo entro le tolleranze ammesse.
Il Controllo Qualità può essere eseguito, a seconda delle necessità, in tre momenti della vita di un’organizzazione:
1) all’ingresso delle materie per non immettere in produzione materiali non conformi
2) durante i processi produttivi: sui semilavorati
3) all’atto del collaudo: sui prodotti finiti
I prodotti considerati non conformi saranno soggetti ad apposite decisioni e ad una conseguente azione .

(da www.qualitiamo.com)





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