Lamento per la morte di Pasolini

Pier Paolo Pasolini“Lamento per la morte di Pasolini” è una canzone dedicata a Pier Paolo Pasolini, composta da Giovanna Marini, un’artista forse poco conosciuta ma di fondamentale importanza nel panorama della cultura italiana. La canzone prende ispirazione da un canto liturgico, “L’orazione di san Donato”, e racconta gli ultimi attimi della vita di Pasolini.

Persi le forze mie, persi l’ingegno,
che la morte m’è venuta a visitare.
E leva le gambe tue da questo regno!
Persi le forze mie persi l’ingegno.

Le undici. Le volte che l’ho visto,
gli vidi in faccia la mia gioventù,
Oh Cristo me l’hai fatto un bel disgusto!
Le undici le volte che l’ho visto.

Le undici e un quarto. Io mi sento ferito,
davanti agli occhi ho le mani spezzate,
e la lingua mi diceva “è andata, è andata”.
Le undici e un quarto, mi sento ferito.

L’undici e mezza, mi sento morire.
La lingua mi cercava le parole
e tutto mi diceva che non giova.
Le undici e mezza, mi sento morire.

Mezzanotte m’ho da confessare,
cerco il perdono da la madre mia,
e questo è un dovere che ho da fare,
Io a mezzanotte m’ho da confessare!

Ma quella notte volevo parlare,
la pioggia il fango e l’auto per scappare.
Solo a morire lì vicino al mare,
ma quella notte volevo parlare.

E non può, non può,
può più parlare, può più parlare,
non può, non può,
può più parlare, può più parlare.

Persi le forze mie persi l’ingegno,
che la morte m’è venuta a visitare.
E leva le gambe tue da questo regno!
Persi le forze mie persi l’ingegno.





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