La solitudine

Questo è il debutto di Laura Pausini, nel 1993 a Sanremo: con La solitudine è cominciata una delle più brillanti carriere della musica italiana recente. Qui vediamo il video originale di quel giorno.

Marco se n’è andato e non ritorna più,
il treno delle 7:30 senza lui
è un cuore di metallo senza l’anima,
nel freddo del mattino grigio di città.

A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me,
è dolce il suo respiro fra i pensieri miei,
distanze enormi sembrano dividerci,
ma il cuore batte forte dentro me.

Chissà se tu mi penserai,
se con i tuoi non parli mai,
se ti nascondi come me,
sfuggi gli sguardi e te ne stai

rinchiuso in camera e non vuoi mangiare,
stringi forte a te il cuscino
e piangi; non lo sai
quanto altro male ti farà la solitudine.

Marco, nel mio diario ho una fotografia,
hai gli occhi di bambino un poco timido,
la stringo forte al cuore e sento che ci sei
fra i compiti d’inglese e matematica.

Tuo padre e suoi consigli che monotonia,
lui con il suo lavoro ti ha portato via,
di certo il tuo parere non l’ha chiesto mai,
ha detto: “Un giorno tu mi capirai”.

Chissà se tu mi penserai,
se con gli amici parlerai,
per non soffrire più per me,
ma non è facile lo sai.

A scuola non ne posso più
e i pomeriggi senza te,
studiare è inutile: tutte le idee
si affollano su te.

Non è possibile dividere
la vita di noi due,
ti prego aspettami, amore mio,
ma illuderti non so.

La solitudine fra noi,
questo silenzio dentro me
è l’inquietudine di vivere
la vita senza te.

Ti prego aspettami perché,
non posso stare senza te.
Non è possibile dividere
la storia di noi due…





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