In memoria del vescovo Romero

Il 24 marzo 1980 veniva ucciso, mentre celebrava messa, l’Arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero. Fu assassinato per il suo impegno a favore dei poveri, oppressi dalla dittatura e dalle ricche famiglie dell’oligarchia salvadoregna. A questa figura, testimonianza di una Chiesa che ha sofferto perché schierata con i poveri, David Maria Turoldo ha dedicato una poesia, che inizia con le celebri parole, in italiano, con cui l’arcivescovo chiedeva ai militari salvadoregni di non uccidere i loro fratelli: «les suplico, les ruego, les ordeno en nombre de Dios: cese la represión».

In nome di Dio vi prego, vi scongiuro,
vi ordino: non uccidete!
Soldati, gettate le armi…
Chi ti ricorda ancora,
fratello Romero?
Ucciso infinite volte
dal loro piombo e dal nostro silenzio.
Ucciso per tutti gli uccisi;
neppure uomo,
sacerdozio che tutte le vittime
riassumi e consacri.
Ucciso perché fatto popolo:
ucciso perché facevi
cascare le braccia
ai poveri armati,
più poveri degli stessi uccisi:
per questo ancora e sempre ucciso.
Romero, tu sarai sempre ucciso,
e mai ci sarà un etiope
che supplichi qualcuno
ad avere pietà.
Non ci sarà un potente, mai,
che abbia pietà
di queste turbe, Signore?
nessuno che non venga ucciso?
Sarà sempre così, Signore?

Di David Maria Turoldo





Precedente Lo scorpione e la rana Successivo Don Chisciotte