Imperativo – Mi fermo un momento a guardare

Coniuga i verbi all’imperativo, in questa poesia di Roberto Roversi.

Non (correre - tu) . (fermarsi - tu) . E (guardare - tu) .
(Guardare - tu) con un solo colpo dell’occhio
la formica vicino alla ruota dell’auto veloce
che trascina adagio adagio un chicco di pane
e così cura paziente il suo inverno.
(Guardare - tu) . (fermarsi - tu) . Non (correre - tu) .
(Tirare - tu) il freno alza il pedale
(abbassare - tu) la serranda dell’inferno.
(Guardare - tu) nel campo fra il grano
lento e bianco il fumo di un camino
con la vecchia casa vicina al grande noce.
Non (correre - tu) veloce.(Guardare - tu) ancora.
Almeno per un momento.
(Guardare - tu) il bambino che passa tenendo la madre per mano
il colore dei muri delle case
le nuvole in un cielo solitario e saggio
le ragazze che transitano in un raggio di sole
il volto con le vene di mille anni
di una donna o di un uomo venuti come Ulisse dal mare.
(Fermarsi - tu) . Per un momento. Prima di andare.
(Ascoltare - noi) le grida d’amore
o le grida d’aiuto
il tempo trascinato nella polvere del mondo
se ti fermi e ascolti non sarai mai perduto.





Precedente Plurale in -co e -go Successivo Il sole nero