Il giorno della civetta

“Il giorno della civetta” è un romanzo scritto da Leonardo Sciascia nel 1960 e pubblicato l’anno seguente. L’opera è una denuncia del sistema mafioso che fino a quel momento in letteratura era stato rappresentato in modo positivo e nella società e nei dibattiti non veniva considerato reale. Di seguito leggiamo l’inizio del libro:

Il giorno della civetta - Leonardo Sciascia

L’autobus stava per partire, rombava sordo con improvvisi raschi e singulti. La piazza era silenziosa nel grigio dell’alba, sfilacce di nebbia ai campanili della Matrice: solo il rombo dell’autobus e la voce del venditore di panelle, panelle calde panelle, implorante e ironica. Il bigliettaio chiuse lo sportello, l’autobus si mosse con un rumore di sfasciume. L’ultima occhiata che il bigliettaio girò sulla piazza, colse l’uomo vestito di scuro che veniva correndo; il bigliettaio disse all’autista “un momento” e aprì lo sportello mentre l’autobus ancora si muoveva. Si sentirono due colpi squarciati: l’uomo vestito di scuro, che stava per saltare sul predellino, restò per un attimo sospeso, come tirato su per i capelli da una mano invisibile; gli cadde la cartella di mano e sulla cartella lentamente si afflosciò.

tratto da Il giorno della civetta





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