Il giocatore di biliardo

Biliardo“Il giocatore di biliardo” è una canzone di Angelo Branduardi del 1998. Il brano racconta la vita di un giocatore da biliardo, appunto, preso nelle sue illusioni: un verde che non è prato, un buio che non è notte, una luce che non è luna. Ma questo gioco è in fondo la vita stessa. Dove per sempre vuol dire mai più.

Soltanto l’erba sull’altopiano
è verde un po’ di più,
ma non c’è da pensarci su,
non c’è da stenderci su la mano
cercando di capire
qual’è il punto dove colpire.
Tic-tac tic-tac,
per ogni geometria,
tic-tac tic-tac,
ci vuole fantasia.
C’e una luce che luna non è,
in un buio che notte non è,
e una voce che voce non è
che non parla ma parla di me.

D’improvviso mi brucia la mano
l’aria verde del panno sul piano.
Tic-tac.
Ed il gioca si porta via
rotolando la vita mia.

Ecco perché si trattiene il fiato
finché si resta giù
e per sempre vuol dire mai più.
Tic-tac tic-tac.
Per ogni geometria…
tic-tac tic-tac…
ci vuole fantasia.

C’e una luce che luna non è,
in un buio che notte non è,
e una voce che voce non è,
che non parla ma parla di me.

E di colpo mi sfiora la mano
l’erba verde di questo altopiano.
Tic-tac.
Ed il gioco si porta via
rotolando la vita mia.





Precedente Biscotti - Colussi Successivo Gerundio