Gelido in ogni vena

Farnace è un’opera in tre atti composta da Antonio Vivaldi su libretto di Antonio Maria Lucchini. L’opera è stata rappresentata per la prima volta al Teatro Sant’Angelo di Venezia, il 10 febbraio 1727.

Farnace - Antonio Vivaldi

Riassunto:
L’opera racconta di Farnace, re del Ponto, che viene sconfitto dai romani. Per evitare di essere imprigionato dai nemici ordina alla moglie, Tamiri, di uccidere il loro figlio e se stessa. La madre di Tamiri, Berenice, odia Farnace e si accorda con Pompeo, il romano, per ucciderlo.
Selinda, la sorella di Farnace, viene nel frattempo catturata dal romano Aquilio che però si innamora di lei. Selinda cerca, quindi, di mettere Aquilio contro Gilade, un capitano romano innamorato di Berenice. Il dramma si risolve senza ulteriori spargimenti di sangue.

In quest’aria, Tamiri riflette sulla morte del figlio che lei stessa dovrebbe causare e questo la riempie di terrore. L’aria è cantata magistralmente da Cecilia Bartoli.

Gelido in ogni Vena
scorrer mi sento il sangue.
L’ombra del figlio esangue
m’ingombra di terror.
L’ombra del figlio esangue
m’ingombra di terror.

Gelido in ogni vena
scorrer mi sento il sangue.
L’ombra del figlio esangue
m’ingombra di terror.

E per magior mia pena
vedo che fui crudele
a un’anima innocente,
al core del mio cor.
A un’anima innocente,
al core del mio cor!

Gelido in ogni vena
scorrer mi sento il sangue.
L’ombra del figlio esangue
m’ingombra di terror.





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