Cuore

Pubblicato nel 1888, il libro Cuore è un celebre romanzo di Edmondo De Amicis, ambientato a Torino subito dopo l’Unità d’Italia e racconta un anno scolastico di Enrico Bottini e dei suoi amici. Nel 1981 i bravissimi disegnatori giapponesi ne hanno tratto un cartone animato, intitolato 愛の学校クオレ物語. Chiunque sia andato a Torino potrà rendersi conto di come i disegni siano assolutamente fedeli alla città, il cui centro storico non è molto cambiato dall’Ottocento. Vi proponiamo la canzone della sigla italiana, realizzata dagli inimitabili “Cavalieri del Re”. Il testo riassume alcune storie narrate dal maestro Perboni ai suoi studenti durante le ore di scuola.

Ricordo ancora il primo giorno a scuola,
le mie matite, i pennarelli blu,
che lontano quel tempo, come vola,
verdi giorni che non tornan più

Quanti giorni su quei neri banchi,
quanti sogni, non ricordo più,
ma un pensiero assopito, si fa avanti,
è quel libro che leggi ora tu.

Il tamburino sardo,
corre senza aver paura,
alto tiene il suo stendardo,
messaggero di ventura.

Va, parte il bastimento,
Genova è ormai lontana,
Marco va nel nuovo mondo,
terra sudamericana.

Oh, caro vecchio libro Cuore con la tua semplicità
continui a far sognare i ragazzi d’ogni età,
mio vecchio libro Cuore mai nel tempo scorderò
le pagine d’amore forse fuori moda un po’.

Ma ieri ho visto il mio ragazzo che
toglieva un po’ di polvere da te…

In castigo dietro alla lavagna,
quante macchie con l’inchiostro blu,
con la mente che naviga e sogna
su quel libro che leggi ora tu.

Lo scrivano fiorentino,
nel profondo della notte,
scrive sotto il lumicino,
cento e mille e piu’ fascette.

La vedetta in alto sale,
grande premio al suo valore,
fiori getta all’ufficiale,
copre tutto un tricolore.

Oh, caro vecchio libro Cuore con la tua semplicità
continui a far sognare i ragazzi d’ogni età,
mio vecchio libro Cuore mai nel tempo scorderò
le pagine d’amore forse fuori moda un po’.

Ma ieri ho visto il mio ragazzo che
toglieva un po’ di polvere da te
ma ieri ho visto il mio ragazzo che
toglieva un po’ di polvere da te…





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