“Cinepanettone” è un termine che, nato inizialmente in senso dispregiativo, ha finito col definire una serie di film che escono nelle sale cinematografiche intorno al periodo natalizio. Sono film comici, un po’ grossolani e volgari, che però registrano sempre un grande successo di pubblico, pubblico alla ricerca di un divertimento semplice in un periodo di preoccupazioni qual è il mese di dicembre. Sembra che la parola sia nata per definire il film Vacanze di Natale del 1983, ambientato a Cortina d’Ampezzo. Poi ha viaggiato lungo tutti gli anni novanta e duemila con la coppia di attori Massimo Boldi e Christian De Sica (figlio del regista Vittorio De Sica), espressione della comicità facile (basata sui doppi sensi) rispettivamente milanese e romana. Sul cinepanettone c’è da sempre un dibattito che coinvolge i critici cinematografici. In genere se ne critica la volgarità e la grossolanità, ma ci si divide tra chi lo ritiene un genere dannoso per la qualità del cinema e chi invece pensa che gli enormi incassi che derivano dal cinepanettone possano permettere ai produttori di girare anche film meno popolari ma di maggiore qualità.