Cemento armato

SolitudineIl Cile, nome d’arte di Lorenzo Cilembrini, è un giovane cantautore di Arezzo, in Toscana. Nel gennaio 2012 pubblica il suo primo singolo, “Cemento armato”, una canzone che parla della vita di un uomo di oggi, tra lavoro, una società ipocrita, una politica di iene e un amore che poteva dar senso a tutti e invece ci abbandona. Ed è acido il sapore di una delusione.

Anche questa è vita:
respirare i silenzi spietati
di una donna che hai perso.

Quando il freddo di tutto l’inverno
brucia più dell’inferno
e ti guardi dentro e capisci
che qualcosa hai sbagliato.

Anche questa è vita:
vagabondi e innamorati a una stazione,
in un cestino o in un abbraccio
c’è uguale immersione.

Così acido è il sapore di una delusione.

Anche questa è vita:
un lavoro che non sopporti
ma che devi fare,
perché senza uno stipendio
sei un difetto sociale,
perché crepi per consumare
e consumi crepando.

Anche questa è vita:
ritrovarsi in una rissa di sabato sera,
come sfondo le luci blu di una sirena.

Mentre scappi e tutto intorno è una nuvola nera

Anche questa è vita:
ascoltare i politici che fanno chiari discorsi,
che il Paese ha bisogno soltanto di iene ghignanti,
di pagliacci da televisione e dettagli eleganti.

Anche questa è vita:
ingoiare una polaroid di carta vetrata,
regressione in chiave etilica di un’altra giornata.

Non potresti mai capire quanto ti ho amata.

Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato.

Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato…
cemento armato.





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