Quelli che…

“Quelli che…” è una delle canzoni più note, e forse la meglio riuscita, di Enzo Jannacci, multiforme cantante milanese che con Celentano ha introdotto il rock in Italia, ma che si è impegnato anche nel jazz e nella musica folk. In questa canzone del 1975, un talkin’ blues, Jannacci propone un catalogo dei luoghi comuni e dei vizi degli italiani dell’epoca. Riprende la tecnica del “catalogo”, già usata da Omero nell’Iliade per fare un affresco della situazione politica della Grecia attraverso un elenco delle navi che combattevano contro Troia. Jannacci sembra voler fare allo stesso modo una rappresentazione dei costumi meno nobili in un periodo di forte crisi della società italiana.

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Quelli che cantano dentro nei dischi perché ci hanno i figli da mantenere, oh yes!
Quelli che da tre anni fanno un lavoro d’equipe convinti d’essere stati assunti da un’altra ditta, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che accendono un cero alla Madonna perché hanno il nipote che sta morendo, oh yes!
Quelli che di mestiere ti spengono il cero, oh yes!
Quelli che Mussolini é dentro di noi, oh yes!
Quelli che votano a destra perché Almirante sparla bene, oh yes!
Quelli che votano a destra perché hanno paura dei ladri, oh yes!
Quelli che votano scheda bianca per non sporcare, oh yes!
Quelli che non si sono mai occupati di politica, oh yes!
Quelli che vomitano, oh yes!
Quelli che tengono al re.
Quelli che tengono al Milan, oh yes!
Quelli che non tengono il vino, oh yes!
Quelli che non ci risultano, oh yes!
Quelli che credono che Gesù Bambino sia Babbo Natale da giovane, oh yes!
Quelli che la notte di Natale scappano con l’amante dopo aver rubato il panettone ai bambini, oh yes!
Intesi come figli, oh yes!
Quelli che fanno l’amore in piedi convinti di essere in un pied-a-ter, oh yes!
Quelli… quelli che… quelli che sono dentro nella merda fin qui, oh yes! Oh yes!
Quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro, oh yes!
Quelli che… quelli che non possono crederci ancora adesso che la terra è rotonda, oh yes!
Quelli che non vogliono tornare dalla Russia e continuano a fingersi dispersi, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non vogliono arruolarsi nelle SS.
Quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire, oh yes!
Quelli che dicono “la mia serva”, oh yes! Oh yes!
Quelli che organizzano la marcia per la guerra, oh yes!
Quelli che organizzano tutto, oh yes!
Quelli che perdono la guerra… per un pelo, oh yes! Oh yes!
Quelli che ti vogliono portare a mangiare le rane, oh yes!
Quelli che sono soltanto le due di notte, oh yes!
Quelli che hanno un sistema per perdere alla roulette, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non ci sentivano, oh yes!
Quelli diversi dagli altri, oh yes!
Quelli che puttana miseria, oh yes!
Quelli che quando perde l’Inter o il Milan dicono che in fondo è una partita di calcio e poi vanno a casa e picchiano i figli, oh yes!
Quelli che dicono che i soldi non sono tutto nella vita, oh yes!
Quelli che qui è tutto un casino, oh yes!
Quelli che per principio non per i soldi, oh yes! Oh yes!
Quelli che l’ha detto il telegiornale, oh yes!
Quelli che lo statu quo che nella misura in cui che nell’ottica, oh yes!
Quelli che non hanno una missione da compiere, oh yes!
Quelli che sono onesti fino a un certo punto, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che aspettando il tram e ridendo e scherzando, oh yes!
Quelli che aspettano la fidanzata per darsi un contegno, oh yes!
Quelli che la mafia non ci risulta, oh yes!
Quelli che ci hanno paura delle cambiali, oh yes!
Quelli che lavoriamo tutti per Agnelli, oh yes!
Quelli che tirano la prima pietra, ma anche la seconda e la terza e la quarta e dopo? E dopo se sa no
Quelli che alla mattina alle sei freschi come una rosa si svegliano per vedere l’alba che è già passata.
Quelli che assomigliano a mio figlio, oh yes!
Quelli che non si divertono mai neanche quando ridono, oh yes!
Quelli che a teatro vanno nelle ultime file per non disturbare, oh yes!
Quelli… quelli di Roma.
Quelli che non c’erano.
Quelli che hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno ancora finito e non sanno che cavolo fanno, oh yes!
Quelli lì…

Bianco Natale (White Christmas)

Una versione  di Bianco Natale, dall’inglese White Christmas.

Natale

Tu,neve, scendi ancor, lenta
per dare gioia in ogni cuor.
E’ Natale spunta la pace santa;
l’amor che sa conquistar.

Tu, vigile cader, neve
il cielo devi ringraziar.
Alza gli occhi, guarda lassù!
E’ Natale, non si soffre più.

E’ Natale spunta la pace santa;
l’amor che sa conquistar.

Tu, vigile cader, neve
il cielo devi ringraziar.
Alza gli occhi, guarda lassù!
E’ Natale, non si soffre più.

Buon Natale a tutto il mondo

Questa canzone di Irene Grandi è stata scritta per il periodo natalizio ed è uscita per la prima volta nel 2008 per l’album “Canzoni per Natale”.

Buon Natale

Dicembre,
odore di castagne per le strade.
Fa freddo e il vento va dicendo nei camini,
almeno questa notte
dimentichiamo il male!

Buon Natale a tutto il mondo
che stanotte veglierà!
Buon Natale
sotto la neve,
ogni casa risplenderà.

Se a te nessuno
stanotte vicino sarà,
da te la mia voce verrà.

Buon Natale a tutto il mondo!
Buon Natale con tutto il cuore.

Se a te nessuno
stanotte vicino sarà,
da te la mia voce verrà.

Buon Natale a tutto il mondo!
Buon Natale con tutto il cuore.

Buon Natale a tutto il mondo!

Dio è morto – Francesco Guccini

Dio è morto è una delle più famose canzoni di Francesco Guccini. Portata al successo nel 1967 dai Nomadi, la canzone si ispira a un celebre aforisma di Friedrich Nietzsche e ha avuto una storia particolare: la RAI, fraintendendo completamente il testo, scelse di non mandarla in onda, ritenendola blasfema. Al contrario, il testo fu letto e apprezzato da papa Paolo VI, uomo di grande cultura, e la canzone fu trasmessa da Radio Vaticana. Si potrà infatti, leggendo, scoprire che Dio è morto in alcune scelte e alcuni comportamenti dell’uomo, ma alla fine c’è una profonda speranza, perché dopo tre giorni Dio è risorto. La canzone è stata cantata anche da altri cantanti, tra cui Ornella Vanoni e Fiorella Mannoia.

Ho visto
la della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel che hanno già,
dentro alle notti che dal vino son ,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai delle strade Dio è morto,
nelle auto prese a Dio è morto,
nei miti dell'estate Dio è morto...

Mi han detto
che questa mia ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della e dell'eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far ,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
e un dio che è morto,
nei campi di Dio è morto,
coi miti della razza Dio è morto
con gli di partito Dio è morto...

Ma penso
che questa mia generazione è
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti sappiamo
che se dio muore è per tre giorni e poi ,
in ciò che noi crediamo Dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo Dio è risorto,
nel mondo che faremo Dio è risorto...

Conan, il ragazzo del futuro

“Conan, il ragazzo del futuro” è la traduzione italiana del giapponese 未来少年コナン di Miyazaki. Parla di un’epoca non lontana in cui l’uomo si è quasi auto-distrutto con le potenti armi da guerra prodotte. Pochi sono i sopravvissuti, tra cui Conan che combatte contro chi vuole usare l’energia solare per dominare su quel che rimane della Terra. La sigla italiana è cantata dalla bravissima Giorgia Lepore.

“Conan, il ragazzo del futuro”

C’era una volta una città,
in quell’isola laggiù.
C’era una via che passava di là,
proprio dove vivi tu.
C’era allegria, c’era felicità,
ma la guerra è una follia.
Ma se qualcuno sorride a te,
un domani ancora c’è…

Dai Conan! Tutto deve ricominciare.
Dai Conan! Mettici tanto amore, più che puoi.
Dai Conan! Ora stringiti forte a Lana.
Dai Conan! Bella non c’è nessuna, come lei.

Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri insieme a noi
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi.
Contro i nemici non perderti, non fermarti mai.

Ci sono i buoni, come sei tu,
per un’amicizia in più.
C’è sempre Lana, vicino a te,
che ti fa sentire un re.
Ci sono i sogni, tutti quelli che fai,
che non moriranno mai.
C’è la speranza che d’ora un poi
un futuro avremo noi.

Dai Conan! Sulla terra c’è ancora il sole.
Dai Conan! Tenero come un fiore, crescerai.
Dai Conan! Questo mondo si può salvare.
Dai Conan! Tuffati in mezzo al mare e poi vai.

Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi.
Contro i nemici non perderti, non fermarti.
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi.
Contro i nemici non perderti, non fermarti.
Salta i pericoli, vola tra gli alberi, corri corri
oltre gli ostacoli, per tutti gli uomini liberi
Contro i nemici non perderti, non fermarti…